Il 26 luglio le commissioni riunite di Giustizia e Affari sociali della Camera dei deputati hanno votato in merito alla proposta di legge per l’uso terapeutico e ludico della cannabis.
Il Comitato ristretto e le commissioni competenti hanno bocciato il testo originario proposto dal deputato di Sinistra Italiana e relatore della commissione Giustizia, Daniele Farina, approvando quello avanzato dalla deputata del Partito Democratico, Margherita Miotto, relatrice in commissione Affari sociali, che ne restringe il campo normativo al solo uso terapeutico.
A favore del testo della deputata hanno votato Partito Democratico, Lega Nord, Alternativa Popolare e Forza Italia.
Il testo andrà in aula alla Camera presumibilmente tra la fine di settembre e i primi di ottobre – l’11 settembre alle 16:00 scade il termine per la presentazione degli emendamenti. È così affossata la proposta per la liberalizzazione della cannabis per uso personale.
“La cannabis terapeutica è legale dal 2007 in Italia e nonostante ciò fatica ad affermarsi proprio a causa dell’aurea di criminalizzazione che ancora circonda questa sostanza”, hanno precisato Radicali Italiani. “Legalizzare la cannabis non è un capriccio ma è un’urgenza che riguarda migliaia di detenuti nelle carceri, migliaia di processi che intasano i tribunali, milioni di euro e risorse sottratte ad operazioni della polizia; riguarda la salute, i diritti e le libertà delle persone”.
“La partita sulla legalizzazione però non si chiude qui, ma resta aperta proprio grazie a cittadini, quasi 70mila, che hanno firmato la legge di iniziativa popolare depositata da noi Radicali Italiani con l’Associazione Coscioni e numerose organizzazioni e che prevede la regolamentazione legale della produzione, del commercio e del consumo della cannabis”, scrivono i Radicali sul proprio sito.