Fornire un’alternativa all’aborto puntando sull’adozione. È questo l’obiettivo della proposta della Lega, presentata da una cinquantina di deputati, per “rilanciare il ruolo del nucleo familiare”.
Secondo chi ha pensato la proposta di legge, se due genitori non vogliono tenere un figlio possono portare lo stesso a termine la gravidanza. In che modo? L’idea è riconoscere “soggettività giuridica al concepito”, mettendo in relazione già al momento della gravidanza la famiglia del concepito con quella che potrebbe adottarlo dopo la nascita.
La Lega sottolinea continuamente il problema di un calo demografico in Italia e individua come una delle cause anche il continuo ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza: “Da quando è stata istituita la legge sull’aborto manca all’appello una popolazione di 6 milioni di bambini che avrebbero impedito il sorgere dell’attuale crisi demografica”, si legge nella proposta di legge presentata alla Camera in cui si critica la legge 194.
Gli esponenti del Carroccio lamentano un’informazione incompleta sulle alternative all’aborto: “Le interruzioni di gravidanza dal 1990 al 2010 sono aumentate del 182 per cento. Le persone non conoscono i possibili aiuti economici o psicologici”.
“Gli aborti legali, effettuati dal 1978 ad oggi, sono circa 6 milioni, senza contare le ‘uccisioni nascoste’ prodotte dalle pillole abortive e dall’eliminazione degli embrioni umani sacrificati nelle pratiche della procreazione medicalmente assistita”, si denuncia nella premessa della Pdl.
Secondo i leghisti, “non si lede il diritto di nessuno”. Ma è già bufera sui social e tra le associazioni che difendono il diritto delle donne all’aborto sancito dalla legge 194.