Per aiutare i detenuti a reinserirsi nella società, il penitenziario di Bollate, in provincia di Milano, ha aperto al suo interno il primo ristorante dentro un carcere in Italia.
A cucinare e servire ai tavoli al ristorante sono i detenuti, che per questo lavoro vengono pagati con lo stesso stipendio dei loro colleghi che fanno lo stesso lavoro da liberi cittadini.
Il nome del ristorante è InGalera, ed è il primo esercizio commerciale di questo tipo in Italia. È aperto a tutti quanti, ma è richiesta la prenotazione.
Sul sito del ristorante si legge:
“InGalera è il primo ed unico ristorante in Italia, realizzato in un carcere, aperto al pubblico sia a mezzogiorno che alla sera, in cui lavorano gli ospiti del carcere di Bollate detenuti, seguiti da uno chef e un maître professionisti, dove imparano o hanno già imparato la lavorazione dei cibi e sanno sorprendere i clienti con ricette esclusive e ben fatte. Il ristorante nasce per offrire ai carcerati, regolarmente assunti, la possibilità di riappropriarsi o apprendere la cultura del lavoro, un percorso di formazione professionale e responsabilizzazione, mettendoli in rapporto con il mercato, il mondo del lavoro e la società civile. Inoltre, grazie alla sezione carceraria dell’Istituto Alberghiero Paolo Frisi di Milano presente nella II Casa di Reclusione Milano Bollate, i detenuti studenti possono svolgere InGalera lo stage obbligatorio per il conseguimento del diploma alberghiero. È un posto giusto per mangiare bene, un’esperienza personale da raccontare”.
IL RISTORANTE RACCONTATO IN UN VIDEO DI AJ+