Maurizio Martina ha annunciato la sua candidatura alle primarie del Partito democratico, previste per febbraio 2019.
“Mi candido e ci candidiamo al plurale, con l’idea di portare al Pd una squadra di uomini e donne che hanno voglia di lavorare insieme e pensare al futuro dell’Italia, investendo sulla partecipazione”, ha detto il segretario uscente nel circolo di San Lorenzo a Roma.
“La nostra sarà una candidatura di squadra perché non riesco a pensare a questa sfida al di fuori del noi. L’io ci ha fatto male, il noi è il futuro”.
Secondo Martina, “siamo nelle ore delicate di una procedura d’infrazione provocata dal governo” che si presenta come un rischio per gli italiani. “Dobbiamo fare un congresso per l’Italia, un congresso oltre i capi e capetti e capi bastone”.
Il segretario uscente ha specificato che c’è bisogno di “mettere in campo un riformismo radicale” che parta dall’abrogazione della Bossi-Fini e che si occupi di annullare la discriminazione tra uomini e donne.
“Noi con orgoglio rompiamo gli schemi e diciamo che il confronto è libero”, ha risposto a chi in platea ha suggerito che la sua candidatura favorirebbe Minniti.
“Nessuna regola può vincolare questo confronto. I nostri militanti sapranno stupirci, il congresso servirà a definire un’alternativa alla desta e al baratro verso cui ci stanno portando Lega e 5 Stelle”.
I candidati – Maurizio Martina, secondo i sondaggi, è terzo dopo Zingaretti e Minniti.
Per la segreteria del Partito democratico si sono candidati già il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ha lanciato la sua candidatura a settembre, l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti e Dario Corallo. (qui i profili dei candidati)
I sondaggi – Chi vincerà le primarie? Chi ha più chance di diventare il nuovo segretario del Partito democratico? A questo link tutti i sondaggi aggiornati in tempo reale sulle preferenze dei candidati alle primarie 2019 Pd.
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