Presidente commissione diritti umani Lega ruspe rom| Stefania Pucciarelli, senatrice leghista, è stata eletta presidente della Commissione per i diritti umani del Senato. “Finalmente al campo rom di Via Gragnola, a Castelnuovo Magra, sono ritornate le ruspe”, dichiarava il 9 novembre 2018.
La Commissione, fino alla scorsa legislatura, era guidata dal senatore Luigi Manconi.
Le sue posizioni anti-migranti e pro “maniere forti” nella gestione dei campi rom, erano già state oggetto di un procedimento penale.
La neo presidente della Commissione Diritti Umani del Senato Stefania Pucciarelli, lo scorso 3 ottobre, era stata convocata dal Tribunale di La Spezia “per il reato di cui all’art. 3 c. 1 legge 654/1975” che riguarda coloro che propagandano “idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi e/o per chi, in qualsiasi modo, istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”, spiega ancora Stasolla.
La ragione per cui era stata convocata era l’aver messo un like a un post che diceva “Certe persone andrebbero eliminate dalla graduatoria dal tenore di vita che hanno. E poi vogliono la casa popolare. Un forno gli darei”. A denunciarla era stata Aleksandra Matikj, presidente del “Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione”.
Il procedimento si era chiuso con l’archiviazione.
L’autore del post era stato Davide Tempone, di Sarzana, indagato per il reato di discriminazione, odio razziale ed apologia del genocidio.
Alle elezioni politiche del 2018 Stefania Pucciarelli era stata eletta senatrice nel collegio uninominale Liguria 3 con 114.714 voti.
In merito alle ruspe nei campi rom la senatrice diceva: “Finalmente al campo rom di Via Gragnola, a Castelnuovo Magra, sono ritornate le ruspe dopo che le Autorità avevano già demolito in passato alcuni caseggiati abusivi. Roghi tossici, inquinamento, rifiuti e condizioni igieniche precarie sono una realtà che in prima persona ho ripetutamente segnalato negli anni scorsi, attivandomi sia per spronare l’amministrazione comunale a prendere iniziative concrete sia per ottenere un maggiore presidio del territorio da parte delle forze dell’Ordine. Ricordo bene che soltanto dopo l’interessamento della Lega ci fu una presa di coscienza del problema da parte dell’amministrazione comunale, che fino ad allora aveva ignorato la realtà dei fatti”.
Leggi l'articolo originale su TPI.it