Pontida, insulti razzisti a un calciatore di colore nella patria e luogo simbolo della Lega. Un normale partita di calcio di terza categoria si è così trasformata in un vero e proprio caso politico.
Dalla panchina della squadra di casa si sono levati una serie di insulti razzisti nei confronti dei calciatori della squadra ospite, l’Aurora Terno. Tanti, troppi insulti. Così il presidente dell’Aurora Terno ha ritirato i suoi calciatori dal terreno di gioco.
Vittima dell’insulto razziale il difensore di colore dell’Aurora Terno, Dabre. L’offesa arrivata dalla panchina della squadra di casa ha portato il presidente dell’Aurora ad alzare bandiera bianca e chiedere ai suoi di abbandonare la partita. Il caso adesso sarà discusso dalla giustizia sportiva.
Ma la tensione – stando a quanto riportato da Bergamo&Sport – era già molto alta in campo: solo pochi minuti prima, infatti, l’arbitro aveva espulso due calciatori, uno per parte, per reciproche scorrettezze.
Sarebbe stata questa la scintilla che ha acceso gli animi. Ma davanti agli insulti razzisti nei confronti del suo calciatore, il presidente dell’Aurora Terno ha preso l’estrema decisione di abbandonare il match.