Il leader di Possibile, Giuseppe Civati, e la segretaria Beatrice Brignone hanno lanciato una petizione online per chiedere una mozione di sfiducia contro il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
La raccolta firme è promossa dalla piattaforma change.org e in poche pre ha già raggiunto 92mila firme.
L’obiettivo è di raggiungere le 150mila adesioni.
Civati vuole chiedere ai deputati e ai senatori italiani di presentare e votare la sfiducia nei confronti del ministro dell’Interno per le politiche migratorie che Salvini sta attuando.
In particolare, il leader di Possibile si scaglia contro la vicenda della Vos Thalassa: nella notte tra lunedì 9 e martedì 10 luglio 2018 il governo italiano aveva negato l’accesso ai porti italiani alla nave, battente bandiera tricolore, che aveva appena soccorso e caricato a bordo 67 migranti finiti alla deriva.
Il ministro aveva poi chiesto l’apertura di un’indagine contro i migranti a bordo della nave e accusati di aver aggredito l’equipaggio.
La vicenda si è però conclusa senza arresti. Solo due migranti sono stati indagati per violenza privata.
“Matteo Salvini si è reso responsabile di un conflitto istituzionale senza precedenti con gli altri poteri e istituzioni dello Stato (Presidente della Repubblica e Magistratura) sul tema dell’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale e dei reati d’odio”, si legge sulla petizione online.
“Particolarmente censurabile, per la violazione patente e flagrante del principio di non refoulement (non respingimento) di cui all’art. 33 della Convenzione di Ginevra del 1951 sulla protezione dei rifugiati, si configura la condotta serbata dal Ministro nella vicenda Aquarius e, da ultimo, nella vicenda Diciotti, che hanno visto impedito, ritardato o ostacolato l’approdo nel porto sicuro più vicino di persone vulnerabili (bambini, donne incinte, persone malate o ferite)”.
“Chi riveste ruoli istituzionali deve essere fedele alla Costituzione e alla Repubblica e non può, né direttamente né indirettamente, diffondere idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istigare a commettere atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”.
A sostenere la petizione di Possibile, anche la deputata di Liberi e Uguali, Laura Boldrini (Qui l’intervista di Laura Boldrni sul ministro Salvini)
“Un’ottima iniziativa di partecipazione per raccogliere voci in disaccordo con le scelte ciniche, razziste, disumane, oltre che inconcludenti di Matteo Salvini”, afferma l’ex presidente della Camera che lancia anche l’hashtag “RespingiamoSalvini”.
Un’ottima iniziativa di partecipazione per raccogliere voci in disaccordo con le scelte ciniche, razziste, disumane, oltre che inconcludenti di Matteo #Salvini
Mi adopererò per dare seguito alla richiesta in Parlamento.#RespingiamoSalvinihttps://t.co/ODWzOCBQYh
— laura boldrini (@lauraboldrini) 16 luglio 2018