La Pedemontana Veneta sarà una superstrada a pedaggio che collegherà l’alta pianura veneta alle autostrade A4 e A27, passando attraverso le province di Vicenza e Treviso.
Si tratta attualmente della più grande infrastruttura in corso d’opera in Italia, con un costo complessivo pari a 2 miliardi 258 milioni.
Il tema delle grandi infrastrutture è tra quelli su cui la maggioranza di governo Lega-M5S è spaccata.
Il “no alle Grandi Opere” è un cavallo di battaglia del Movimento Cinque Stelle da sempre, mentre la Lega, al contrario, per sua naturale inclinazione è favorevole alle infrastrutture su cui i grillini hanno sempre fatto opposizione. Tra queste vi sono la Tav Torino-Lione, la Tap, il Terzo Valico e e le Pedemontane.
Per ribadire il suo sostegno al progetto della Pedemontana Veneta, il 30 agosto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini ha firmato a Venezia, assieme al presidente del Veneto Luca Zaia, il nuovo Protocollo di legalità per i lavori della superstrada.
Ecco le informazioni principali da sapere sulla Pedemontana Veneta:
Superstrada Pedemontana Veneta
Come anticipato, la Pedemontana Veneta è la più grande infrastruttura in corso d’opera in Italia. Complessivamente, costerà 2 miliardi e 258 milioni.
L’idea di una superstrada che collegasse le città sorte ai piedi delle Prealpi venete risale agli anni Settanta, con lo sviluppo socio-economico-industriale della zona, ma solo nel 1990 la pedemontana veneta viene inserita nel “Piano Regionale dei Trasporti” della Regione Veneto.
Nel 1997 governo e regione hanno firmato un accordo quadro sulla Pedemontana, e l’esecutivo ha stanziato i primi fondi nel due anni dopo.
In un nuovo accordo, che risale al 2001, lo Stato delega alla regione la competenza sulla realizzazione dell’opera.
Dopo l’esclusione di un primo progetto presentato dalla società “Pedemontana Veneta Spa” (composta da Autostrade per l’Italia, Autostrada Brescia-Padova, Autovie Venete, Banca Antonveneta, Unicredit e San Paolo), nel 2003 la stessa società presenta un nuovo progetto.
Nel 2006 il CIPE ha chiesto alla regione Veneto di affidare l’opera in concessione tramite una gara, che in seguito a ricorsi e controricorsi al TAR e al Consiglio di Stato viene vinta dal consorzio SIS.
A gennaio 2010 vengono pubblicati e poi resi esecutivi i 3mila espropri nelle province di Vicenza e di Treviso.
Il 20 settembre 2010 il Commissario straordinario Silvano Vernizzi ha firmato il decreto di approvazione del progetto definitivo.
Lavori e pedaggi
A novembre 2011 sono iniziati i lavori, che inizialmente avrebbero dovuto concludersi nel 2017.
A causa di alcune varianti al progetto definitivo, lo stato di avanzamento a fine giugno 2016 risultava quasi del 20 per cento realizzato sul totale.
Nel 2017 ci sono stati rallentamenti per problemi legati al finanziamento dell’opera. A maggio 2017 la Regione Veneto e la concessionaria Sis hanno firmato il nuovo contratto.
L’opera ha ripreso i lavori a pieno regime nel 2018. La conclusione dei lavori è prevista per settembre 2020.
Il tratto di 7 chilometri tra lo svincolo dell’A31 e Breganze, è già finito e potrebbe essere aperto entro ottobre, secondo quanto ha annunciato il Governatore della Regione Veneto Luca Zaia il 30 agosto 2018.
Zaia ha spiegato che poi i lavori procederanno per stralci: mano a mano che si concluderanno i lavori tra un casello e l’altro dei 16 previsti, quel tratto verrà subito reso disponibile all’utenza.
Secondo quanto dichiarato da Zaia il 30 agosto, la concessione prevede che i pedaggi siano incassati dalla Regione, e non dal concessionario. La Regione, a sua volta, pagherà un canone annuo sulla base di stime di traffico redatte sul piano squisitamente tecnico. “Ciò che si incassa – ha detto Zaia – va al Veneto dell’autonomia e dell’identità”.
Tracciato Pedemontana Veneta
Il percorso della Pedemontana Veneta si snoderà per 94 chilometri attraverso 36 Comuni tra le province di Vicenza e Treviso, e con 16 caselli.
Degli oltre 90 chilometri di percorso, 50 km sono in trincea, 26,5 km in rilevato, 7,8 km in gallerie naturali e 5,9 km in gallerie artificiali.
La Pedemontana Veneta attraverserà i seguenti comuni:
Provincia di Vicenza Brendola, Montecchio Maggiore, Trissino, Castelgomberto, Brogliano, Cornedo Vicentino, Malo Vicentino, Isola Vicentina, Villaverla, Thiene, Sarcedo, Montecchio Precalcino, Breganze, Mason Vicentino, Pianezze, Marostica, Nove, Bassano del Grappa, Rosà, Cassola, Mussolente, Romano d’Ezzelino.
Provincia di Treviso Loria, San Zenone degli Ezzelini, Riese Pio X, Altivole, Vedelago, Castelfranco Veneto, Montebelluna, Castello di Godego, Trevignano, Volpago del Montello, Giavera del Montello, Povegliano, Villorba, Spresiano.
Gli svincoli invece saranno i seguenti:
lnterconnessione di collegamento con la A4
Svincoli di Montecchio, Montecchio-Arzignano, Castelgomberto-Cornedo Vicentino, Malo
lnterconnessione di collegamento con la A31
Svincoli di Breganze Ovest, Breganze Est, Marostica-Nove, Bassano Ovest, Bassano Est-Rosà, Mussolente-Loria, Riese Pio X, Montebelluna Ovest-Altivole, Montebelluna Est-Volpago, Povegliano, Spresiano
lnterconnessione di collegamento con la A27.
(dal sito della Regione Veneto)
Ecco la mappa:
Protocollo di legalità
Il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini il 30 agosto 2018 ha firmato a Venezia, assieme al presidente del veneto Luca Zaia, il nuovo Protocollo di legalità per i lavori della Pedemontana Veneta.
“Abbiamo siglato non solo un Protocollo importante e articolato”, ha detto Zaia in quell’occasione, “ma un vero e proprio accordo di responsabilità, con il quale ci si allinea ancor di più alle direttive del Ministero e dell’Autorità Anticorruzione, al punto che, se emerge qualcosa di strano su un’azienda che sia anche precedente al Protocollo di oggi, essa dovrà comunque andarsene”.
“Tutti gli atti di questo progetto”, ha aggiunto Zaia, “sono pubblici e visibili a tutti. È con la trasparenza e con Protocolli forti come questo che si combatte in concreto la malavita e le sue infiltrazioni”.
Il Protocollo è stato siglato anche dai Prefetti di Treviso, Maria Rosa Laganà, e Vicenza, Umberto Guidato, dai rappresentanti degli Ispettorati del Lavoro delle due province, Roberto Parrella per Treviso e Francesco Bortolan per Vicenza, dal rappresentante della Società Superstrada Pedemontana Spa, Matterino Dogliani, e dalle organizzazioni sindacali (Cgil,Cisl,Uil) dei territori attraversati dall’arteria, rispettivamente Mauro Visentin, Marco Potente e Gianluca Quatrale per Cgil, Cisl e Uil Treviso; e Luca Russo, Lorenzo D’Amico, Pietro De Angelis per Cgil, Cisl e Uil Vicenza.
Qui il video di presentazione della Regione Veneto: