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Manovra, il Pd occupa l’Aula del Senato: “Palazzo Madama non è lo zerbino del governo”

Duro monito della presidente del Senato, Casellati: “Il governo sia rispettoso dell’Assemblea del Senato”

Di TPI
Pubblicato il 21 Dic. 2018 alle 18:56 Aggiornato il 21 Dic. 2018 alle 18:58

Manovra, sale la tensione al Senato. E stasera “il Pd occuperà l’Aula di Palazzo Madama e contesterà questo modo di procedere fino all’ultimo, con tutta la forza possibile”.

Ad annunciare la clamorosa protesta dei senatori democratici è il capogruppo Andrea Marcucci, che si scaglia contro l’atteggiamento della maggioranza e del governo che ha posticipato alle 14 di sabato 22 dicembre la presentazione del maxi emendamento sulla manovra, con voto di fiducia fissato alle 20.

“Abbiamo sospeso la capigruppo in attesa che maggioranza e governo capiscano quando è proprio il loro emendamento. È una vergogna, siamo al limite. Credo che tutti debbano reagire contro questo atteggiamento” ha denunciato Marcucci parlando con i cronisti a Palazzo Madama.

“Non abbiamo ancora il testo che cambierà completamente la manovra. Il parlamento non ha avuto modo di vederlo. Qui siamo contro la Costituzione” ha rincarato Marcucci.

“Leggo che il presidente Conte confida che domani ci sia l’approvazione del Senato. Hanno coraggio da vendere. Ancora non c’è l’emendamento presentato al Senato e pensano che Palazzo Madama sia lo zerbino del Governo. Hanno abbattuto la democrazia parlamentare”.

Anche alla Camera, però, il clima non è dei migliori. “Tengono in ostaggio il Senato sulla manovra e alla Camera non ci daranno il tempo di esaminare nemmeno un comma” denuncia il deputato Pd Marco Di Maio. 

“Poi fissano il termine per gli emendamenti a riforma sulla democrazia diretta per venerdì 28 dicembre. Così Lega e Movimento 5 stelle stanno massacrando la democrazia”.

A rincarare la dose arriva poi la presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, che lancia un duro monito nei confronti di governo e maggioranza. 

Dopo aver annunciato all’Aula che il governo presenterà il maxi emendamento alla manovra sabato alle 14, come stabilito dalla capigruppo che ha ricevuto dall’esecutivo la richiesta di un ulteriore rinvio, la presidente del Senato ha tuonato: “Pur comprendendo le difficoltà che ci sono state” con l’interlocuzione con l’Europa “mi corre l’obbligo di invitare la maggioranza e il governo ad avere un percorso legislativo più regolare, non con questa tempistica a singhiozzo e rispettoso dell’Assemblea del Senato”.

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