PAGELLA POLITICI 2018 – Di certo, sotto il profilo della politica, nel 2018 non c’è stato proprio modo di annoiarsi: dalle elezioni del 4 marzo alla complessa formazione del nuovo esecutivo, dal forte scontro con l’Ue di Bruxelles fino alla tormentata approvazione della manovra finanziaria, sono stati diversi gli eventi che hanno tenuto gli italiani col fiato sospeso e con gli occhi fissi sui telegiornali. E sullo spread.
Visto l’imminente arrivo del 2019 – anno che speriamo, a questo punto, essere meno politicamente “adrenalinico” – è arrivato il momento di tirare le somme di questi ultimi 365 giorni e di valutare azioni e comportamenti dei loro loro protagonisti. E più che le somme, a “tirare” invece dei punteggi ci ha pensato il Sole 24 Ore; il quotidiano economico-finanziario ha infatti pubblicato una vera e propria pagella in cui assegna dei voti a diversi esponenti del governo del cambiamento (e non solo).
Pagella politici 2018 | Salvini, Di Maio e Conte
Come non iniziare da Matteo Salvini e Luigi Di Maio: i due vicepremier, rispettivi leader dei partiti “vincitori” delle ultime elezioni politiche, sono e continuano ad essere i veri protagonisti di questo esecutivo. Ma, in quanto a meriti, il Sole 24 Ore non ha molto da dire, anzi: passa in rassegna tutte le “gag da cinepanettone” dei due ministri che, “scritturati per i ruoli di Cola di Rienzo e Masaniello alla guida del Popolo per rovesciare il potere delle élite e portare la rivoluzione a Bruxelles” sono finiti per recitare “la parte di Meo Patacca e Pulcinella”.
Dall’annuncio di Di Maio che “è finita la povertà” fino all’approvazione di una legge di Bilancio che accontenta il Sud e fa pagare poche tasse al Nord, sono tante le critiche all’azione dell’esecutivo Conte. Voto assegnato ai due vicepremier: 3.
Premiato invece – anche se non senza ironia – per la sua “grande interpretazione” il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. A lui viene assegnato un bel 7 per aver ricordato “il miglior Alberto Sordi, quello de Il marchese del grillo”.
Pagella politici 2018 | Giovanni Tria e Paolo Savona
Per quanto riguarda il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, anche qui il voto è alto tanto quanto il livello di ironia: il voto è un bell’8, che va però più a Maurizio Crozza – il comico genovese che ne ha fatto un’esilarante imitazione nel corso della sua trasmissione Fratelli di Crozza – che al vertice dell’Ecofin.
Quanto a Paolo Savona invece, il noto antieuropeista che Sergio Mattarella non ha voluto come ministro dell’Economia e al quale è poi stato assegnato il dicastero per gli Affari Europei, il voto assegnato è un 4. Il suo piano B “che avrebbe costretto l’Europa e la Bce a finanziare illimitatamente il nostro debito pubblico sotto la minaccia di far saltare l’euro e trascinare l’Eurozona nella polvere” viene infatti definito solo un grande “bluff”.
Pagella politici 2018 | Sergio Mattarella
Come non omaggiare, dopo le varie crisi politico-istituzionali fronteggiate con grande stile, eleganza e stoicissima calma, il capo di Stato con un voto alto: a Sergio Mattarella va infatti un 8 per aver mantenuto “l’aplomb senza sbavature, anche quando lo spettacolo rasenta il pecoreccio”.
Pagella politici 2018 | L’opposizione
Come non concludere, anche qui con la giusta dose di ironica amarezza, con l’opposizione. “Questa sconosciuta”, dicono in molti, condividendo il parere del Sole 24 Ore: il quotidiano non gli assegna un voto, proprio perché la sua parte “non l’ha recitata nessuno”.
E ci si aspetta che di questa sua “parte” ci sia un sequel, purtroppo, anche nel 2019.
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