L’aumento dello spread minaccia i risparmi degli italiani. Anzi no. A Porta a porta è andato in onda un siparietto tra l’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e l’attuale sottosegretario all’Economia Laura Castelli.
Padoan è stato ministro per i governi Renzi e Gentiloni dal 2014 al 2018. È stato direttore esecutivo per l’Italia del Fondo monetario internazionale dal 2001 al 2005, vicesegretario e poi capo economista dell’Ocse.
Laura Castelli è al suo secondo mandato con il Movimento 5 stelle, essendo stata eletta alla Camera per la prima volta nel 2013. Laureata in economia, è stata portavoce del gruppo, tesoriera e capogruppo in commissione Bilancio.
Da Bruno Vespa, Padoan stava mettendo in guardia sugli effetti dell’aumento dello spread. “Prima delle elezioni, lo spread era intorno ai 120 punti base, adesso è sopra i 300 punti base, lasciando perdere le oscillazioni giornaliere”, ha ragionato.
“Il che significa che sono miliardi in più da usare per il sevizio del debito, e questo vuol dire che ci sono conseguenze sui depositi delle banche e sui finanziamenti a famiglie e imprese. Questo prima non c’era”.
A questo punto lo ha interrotto Laura Castelli. “Guardi, se lei in tv racconta che i tassi dei muti dei cittadini dipendono dallo spread lo sa anche lei che è falso, non lo dica perché non è vero”.
Padoan si è risistemato sul divanetto e ha proseguito: “Allora le spiego una cosa, perché forse non è chiara: se aumenta lo spread, diminuisce il valore capitale degli attivi delle banche e quindi le banche si devono finanziare alzando il costo del finanziamento”.
Non ha fatto in tempo a finire di parlare che è intervenuta nuovamente Castelli: “Questo lo dice lei”, ripete due volte a Padoan, che rimane interdetto un paio di secondi prima di replicarle.