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Nove persone sono state assolte dall’accusa di strage per l’attentato a Borsellino

Il processo di revisione è stato chiesto dalla procura generale di Caltanissetta. Per alcuni di loro resta la condanna definitiva per mafia

Di Laura Melissari
Pubblicato il 14 Lug. 2017 alle 12:08 Aggiornato il 18 Apr. 2018 alle 14:12

Nove persone coinvolte nell’attentato al giudice Paolo Borsellino sono state assolte dall’accusa di strage. I nove imputati sono stati giudicati dal tribunale di Catania, nell’ambito di un processo di revisione chiesto dalla procura generale di Caltanissetta, che aveva precedentemente emesso le condanne, alcune delle quali all’ergastolo. Per alcuni di loro resta la condanna definitiva per mafia.

A consentire il nuovo giudizio sono state le rivelazioni del pentito Gaspare Spatuzza. Dopo le sue dichiarazioni è stata chiesta la revisione del processo di Spatuzza. Le nove persone erano state condannate ingiustamente. Per quelle che erano detenute è stata sospesa l’esecuzione della pena che era ormai definitiva.

Il giudizio di revisione riguarda Gaetano Murana, Giuseppe Orofino, Cosimo Vernengo, Natale Gambino, Salvatore Profeta, Giuseppe La Mattina, Gaetano Scotto, Vincenzo Scarantino e Salvatore Candura. Quest’ultimo era stato condannato solo per il furto della macchina che venne imbottita di tritolo e non per il reato di strage, mentre Orofino era stato ritenuto responsabile di appropriazione indebita, favoreggiamento e simulazione di reato.

Sarà ora la corte d’appello di Caltanissetta a dover rideterminare la pena, necessaria per quantificare i risarcimenti dei danni che chi è stato condannato ingiustamente chiederà. Da risarcire, infatti, saranno solo i danni derivanti dalla ingiusta condanna per strage, visto che quella di mafia è definitiva.

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