“Quando ti batti per una causa giusta, tendi comprensibilmente ad anteporla a qualsiasi altra. Ma per criticare chi si mostra insensibile al destino degli esseri umani è improprio prendersela con chi si mostra sensibile a quello dei monumenti”.
È molto duro il commento del giornalista Massimo Gramellini, pubblicato sul Corriere della Sera. Nella sua rubrica “Il Caffè”, il vicedirettore del quotidiano si schiera contro tutti coloro che hanno criticato i cittadini europei di “piangere a dirotto per Notre Dame e non per i migranti morti in mare”.
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Tra questi ci sono Roberto Saviano e Michela Murgia, che in un’intervista a TPI ha dichiarato che “il cuore dell’Europa è altrove“.
Alla lista si aggiunge anche Greta Thunberg, la giovane attivista svedese che si batte per il clima. “Il mondo ha assistito con orrore e enorme dolore all’incendio di Notre Dame – ha detto la 16enne davanti al Parlamento europeo – ma questa sarà ricostruita. Mentre la nostra casa crolla e il tempo stringe”.
Eppure, secondo il giornalista, “non è mai giusto stilare classifiche: chi sa piangere per un monumento sa piangere anche per un uomo.
Tutte le foto e i video dell’incendio
“Non esiste opera più nobile – continua Gramellini – che sottrarre un uomo alla morte, ma le opere d’arte sono ciò che rende l’uomo immortale. Il loro valore simbolico trascende le polemiche, le fazioni e i ragionamenti mondani per parlare direttamente ai cuori”.
Infine, il vicedirettore del Corriere della Sera fa anche un riferimento all’alluvione di Firenze del 1966: “I ragazzi che da tutta Europa accorsero nella Firenze alluvionata per mettere in salvo i papiri delle biblioteche non erano meno meritevoli di coloro che si battevano contro le guerre: talvolta erano gli stessi”.
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