Stati Uniti: l’FBI ha raccomandato al governo americano di non formalizzare nessuna accusa penale nei confronti di Hillary Clinton, in relazione al suo uso di un account di posta elettronica privato quando era segretario di Stato Usa, dal 2009 al 2013. L’Fbi ha rimproverato alla candidata democratica un uso “estremamente negligente” di informazioni classificate ma sostiene che non vi è stato dolo nel comportamento. L’avversario repubblicano Donald Trump non ha perso l’occasione per attaccare la candidata democratica.
– Un afroamericano è stato ucciso martedì 5 luglio da due agenti di polizia bianchi in Louisiana, negli Stati Uniti. I poliziotti erano intervenuti per bloccare l’uomo che sembra stesse minacciando alcune persone con una pistola. Secondo l’autopsia la vittima, Alton Sterling, afroamericano di 37 anni, è morta a causa di una ferita d’arma da fuoco al torace. Sui social network è stato diffuso un video che mostra l’incidente avvenuto a Baton Rouge, la capitale dello stato. Nelle immagini registrate da un passante si vedono due agenti bloccare a terra un uomo afroamericano con una maglietta rossa.
– Sudafrica: l’ex campione paralimpico sudafricano Oscar Pistorius è stato condannato a sei anni di carcere per aver ucciso la fidanzata Reeva Steenkamp nel 2013. Il 4 dicembre 2015 la Corte d’appello aveva cambiato la sentenza da omicidio colposo a volontario – accusa che implica almeno 15 anni di carcere – e l’uomo stava aspettando di sapere se dagli arresti domiciliari sarebbe dovuto tornare in prigione per finire di scontare la propria pena. Pistorius aveva finora trascorso solo dieci mesi in carcere, per poi trasferirsi presso la casa di suo zio.
– Regno Unito: oggi sono stati pubblicati i risultati del rapporto Chilcot sul coinvolgimento della Gran Bretagna nel conflitto iracheno del 2003. Dopo sette anni di attesa e milioni di sterline spese, oggi ha visto la luce la colossale relazione sul ruolo del paese nella guerra contro Saddam Hussein. Il rapporto è stato presentato nella tarda mattinata a Londra da John Chilcot, il presidente della commissione d’inchiesta istituita per indagare sulla partecipazione del Regno Unito nella guerra irachena nel marzo di tredici anni fa.
– Iraq: il bilancio delle vittime del duplice attentato compiuto a Baghdad nella notte compresa tra il 2 e il 3 luglio è salito a 250. Lo hanno reso noto le autorità irachene, considerandolo il più grave attentato dal 2003 a oggi.
– Bangladesh: la polizia bangladese ha ammesso di aver ucciso per errore un ostaggio scambiandolo per uno degli attentatori del commando armato responsabile dell’attacco al ristorante di Dacca. La vittima è Saiful Islam Chowkidar, il pizzaiolo del locale preso di mira da un commando di uomini armati. L’uomo lascia due figlie e una moglie incinta.
– Afghanistan: il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha annunciato che il suo paese manterrà 8.400 soldati in Afghanistan dei 9.600 attualmente dislocati. Il piano iniziale prevedeva che vi rimanessero solamente 5.500 unità, e il ritiro sarebbe dovuto avvenire entro l’insediamento del prossimo presidente degli Stati Uniti.
– Spagna: il tribunale di Barcellona ha emesso la sentenza per il fuoriclasse argentino Lionel Messi, condannato insieme al padre Jorge per frode al fisco spagnolo. Il calciatore argentino è stato condannato a 21 mesi di reclusione. Secondo la magistratura spagnola, Messi avrebbe aver evitato il pagamento di 4,1 milioni di euro al fisco spagnolo dal 2007 al 2009 per questioni di diritti legati alla sua immagine.
– Francia: dopo aver limitato il diritto di manifestare, continua la prova di forza del governo francese, che ha deciso di scavalcare il parlamento per approvare la contestata riforma del lavoro. Il premier francese Manuel Valls ha confermato di ricorrere per una seconda volta alla procedura ‘49.3’ per far passare la legge all’Assemblea Nazionale. L’articolo costituzionale permette al governo di adottare una legge senza passare per il voto del parlamento, salvo una mozione di censura dei deputati nelle 24 ore successive. Dopo l’annuncio del premier la destra ha lasciato l’emiciclo in segno di protesta.
– Venezuela: cinquecento donne venezuelane hanno attraversato il confine con la Colombia, chiuso da un anno, per cercare di procurarsi cibo e beni di prima necessità che scarseggiano in patria a causa di una grave crisi economica. Le donne, provenienti dalla città di confine di Ureña, hanno marciato incontro alla Guardia Nazionale colombiana e hanno forzato il cordone di agenti schierati per impedire l’attraversamento del confine. Una volta arrivate alla città di confine colombiana di Cucuta, hanno invaso i supermercati acquistando riso, zucchero, farina, olio e carta igienica, tutti prodotti difficili da trovare in Venezuela.
– Brasile: le Olimpiadi in Brasile dovevano essere una vetrina per la nazione dopo anni di boom economico. Ma a un mese dall’inizio dei giochi la situazione a Rio de Janeiro è preoccupante. Il crimine è in forte aumento, la polizia sciopera e mancano i soldi: il governo corre ai ripari