Stati Uniti: il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha annunciato sul suo profilo Twitter che si recherà in visita ufficiale a Cuba a marzo. È il primo viaggio di un presidente statunitense nel paese da 88 anni a questa parte. Era il 1928 quando il presidente Calvin Coolidge visitò L’Avana.
– Europa: è in corso a Bruxelles il Consiglio europeo in cui si discuterà della rinegoziazione dell’adesione del Regno Unito all’Ue e di migranti.
– Turchia: è salito a 28 morti e 61 feriti il bilancio dell’attentato del 17 febbraio 2016 al centro di Ankara, nei pressi del parlamento e del quartier generale dell’esercito. Il Partito per la giustizia e lo sviluppo (Akp) del presidente Recep Tayyip Erdoğan lo ha definito un “atto terroristico”. Nella mattinata del 18 febbraio un convoglio militare nel sudest della Turchia, tra le città di Diyarbakir e Bingol, è stato colpito da una bomba che ha ucciso almeno sei soldati.
– Uganda: nel paese africano si sono tenute oggi le elezioni presidenziali. I seggi sono stati aperti questa mattina e sono rimasti aperti per nove ore, fino alle 16 (ora locale). Gli elettori sono chiamati a scegliere il loro nuovo presidente. Le elezioni si sono svolte pacificamente ma l’arresto di uno dei candidati, Kizza Besigye, potrebbe riaccendere le tensioni. Il presidente Yoweri Museveni, al potere da oltre trent’anni, si è ricandidato anche questa volta per un quinto mandato.
– Stati Uniti: Un giudice federale di Los Angeles, negli Stati Uniti, ha ordinato ad Apple di favorire le indagini dell’FBI decriptando l’iPhone 5c usato da Syed Rizwan Farook, uno degli attentatori della strage di San Bernardino, in California, del 2 dicembre 2015. Ma Apple si rifiuta di farlo. Qui la lettera con cui Apple si rifiuta pubblicamente di collaborare con l’FBI.
– Danimarca: a Copenhagen ha appena aperto una moschea a gestione esclusivamente femminile. L’ingresso sarà consentito a donne e uomini, ma solo le prime avranno il ruolo di imam. Vuole sfidare le strutture patriarcali dell’Islam.
– Fotografia: sono stati assegnati oggi i prestigiosi premi del World Press Photo of the Year. Nel 2016 il vincitore è stato il fotografo australiano Warren Richardson con la foto che ritrae due migranti alla frontiera serbo-ungherese mentre fanno passare un neonato attraverso il filo spinato, scattata nell’estate del 2015. Le foto prese in considerazione dalla giuria nel corso di questa edizione sono state oltre 85mila.
– Afghanistan: due pazienti e un assistente sono rimasti uccisi dopo una presunta incursione delle forze armate afghane contro una clinica nel villaggio di Tangi Saidan, a sudovest di Kabul, un’area perlopiù controllata dai Taliban.
– Ghana: Un bus e un camion si sono scontrati nel centro del Ghana, provocando la morte di almeno 71 persone. Decine i feriti gravi. Non si conosce ancora la causa dell’incidente, uno fra i peggiori registrati nel corso degli ultimi anni.
– Vaticano: Papa Francesco apre alla contraccezione in risposta all’emergenza sanitaria nelle Americhe causata dal virus Zika. L’aborto resta per il pontefice il male assoluto e lo esclude dalle opzioni consentite alle donne cattoliche incinte che hanno contratto il virus e temono di mettere al mondo un bambino affetto da microcefalia.
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