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Cosa succede oggi nel mondo

Tutto quello che c'è da sapere per la giornata del 29 novembre 2016

Di TPI
Pubblicato il 29 Nov. 2016 alle 07:54

Stati Uniti: Lapo Elkann è stato arrestato e poi rilasciato dalla polizia di New York per aver simulato un sequestro allo scopo di ottenere dalla famiglia 10mila dollari, dopo aver speso tutto insieme a un escort con cui avrebbe trascorso due giorni a Manhattan consumando alcol e droga: lo scrivono i media statunitensi. Fonti vicine a Lapo non hanno voluto commentare la notizia.

– Aveva recentemente espresso preoccupazione per il trattamento riservato ai musulmani Abdul Razak Ali Artan, il 18enne somalo che ha ferito 11 persone con la sua auto e con un coltello nel campus dell’università statale dell’Ohio. Il giovane è stato ucciso dalla polizia. Pochi giorni fa un video dell’Isis istruiva proprio su come fare attacchi simili.

Cuba: Il presidente del Venezuela Nicolás Maduro è giunto a Cuba per portare omaggio all’amico Fidel Castro. Il volo di stato e’ atterrato pochi minuti fa. Molti i leader e le delegazioni dei paesi sud americani in arrivo in queste ore a L’Avana, dove nelle prossime ore si terrà una grande manifestazione per Fidel. L’appuntamento è nella sua piazza, la Plaza de la Revolución. Maduro è stato uno dei primi a esprimersi dopo l’annuncio della morte di Castro.

Nel frattempo il neoeletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato su Twitter di far saltare l’accordo tra Usa e Cuba: ”Se il governo cubano non è disposto a trovare un accordo migliore per il proprio popolo, per i cubani-americani e per gli americani, intesi come una sola cosa, io non lo porterò a termine”. 

Cina: Il presidente cinese Xi Jinping si è recato questa mattina all’ambasciata di Cuba a Pechino, allo scopo di esprimere il suo cordoglio per “la scomparsa del leader rivoluzionario Fidel Castro”. Lo riporta l’agenzia Nuova Cina. Xi, subito dopo la notizia del decesso di venerdì, aveva inviato un messaggio al fratello Raúl Castro in cui definiva il líder máximo una “grande figura del nostro tempo” e “un compagno vicino e un sincero amico” della Cina.

Thailandia: Il parlamento della Thailandia ha invitato oggi il principe ereditario Vajiralongkorn a essere il nuovo re. Si tratta dell’ultima delle formalità che consentiranno all’erede di salire al trono, dopo la morte il mese scorso del padre. Il consiglio dei ministri thailandese ha presentato il nome di Vajiralongkorn all’Assemblea nazionale, i cui i membri lo hanno formalmente riconosciuto come il nuovo monarca.

Corea del Sud: La presidente della Corea del Sud Park Geun-hye ha dichiarato di aver chiesto al parlamento di aiutarla a trovare un modo per dimettersi, per esempio riducendo il suo termine di mandato. Park è stata oggetto di critiche da parte dell’opinione pubblica, che è scesa in strada a manifestare dopo la scoperta che il presidente aveva permesso a un’amica di influenzare le sue decisioni politiche per ottenere tornaconti personali. 

Giappone: I consumi delle famiglie in Giappone registrano l’ottavo calo consecutivo mensile, malgrado il dato di disoccupazione si assesti ai minimi degli ultimi 20 anni, indicando il perdurare della crisi di fiducia nella ripresa dell’economia nipponica.

Colombia: Un aereo con 81 persone a bordo diretto all’aeroporto internazionale di Medellín si è schiantato in Colombia: lo riporta in un tweet lo stesso scalo di Medellín, sottolineando che l’aereo era partito dalla Bolivia. Non è chiaro ancora se ci sono sopravvissuti. Secondo media locali, si tratta di un volo charter che trasportava i giocatori della squadra di calcio brasiliana Chapecoense.

Unione europea: A Bruxelles il vice presidente della Commissione europea Frans Timmermans partecipa all’annuale incontro ad alto livello con i leader religiosi. A Varsavia l’alto rappresentante per la politica estera Federica Mogherini partecipa alla riunione ministeriale dei Balcani occidentali. Infine, visita in Tunisia del commissario europeo Johannes Hahn, che partecipa alla Conferenza Internazionale sugli Investimenti.

Italia: Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Interno, il 2016 in Italia è stato l’anno record di sbarchi, con più di 171mila migranti giunti sulle coste della penisola. Sono circa 4.690 quelli che non ce l’hanno fatta e sono morti nel Mediterraneo

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