Svolta storica per il rugby italiano. Allo stadio Franchi di Firenze gli azzurri hanno sconfitto la nazionale sudafricana, tradizionalmente una delle più forti del pianeta, sabato 19 novembre 2016. Per l’Italia è la prima vittoria della storia contro una delle tre squadre top mondiali dell’emisfero sud – le altre due sono Australia e Nuova Zelanda.
Italia e Sudafrica hanno impostato un gioco simile, con un rugby di manovra, fisico, poco spettacolare, cercando di imporre la superiorità nelle fasi statiche. Ma la nazionale italiana è riuscita ad avere la meglio sugli Springboks, che in questo periodo non vivono una fase splendente della loro storia.
La nazionale sudafricana sta infatti attraversando un ricambio generazionale dopo il terzo posto nella Coppa del Mondo del 2015, con tanti giocatori inesperti in campo e pochi grandi nomi.
A Firenze è scesa in campo una sorta di squadra “B”, sicuramente non all’altezza del Sudafrica che per due volte è stato campione del mondo.
In Italia il nuovo allenatore, l’irlandese Connor O’Shea, ha saputo invece superare alcuni giocatori del passato, come Martin Castrogiovanni che ha ormai abbandonato la maglia della nazionale, puntando sulle nuove leve sin dalle giovanili nei club.
L’Italia porta quindi a casa questa vittoria di prestigio che potrebbe aprire nuovi scenari: la federazione sudafricana di rugby a seguito del rovescio rimediato a Firenze sta pensando di sollevare dall’incarico l’allenatore Allister Coetzee, criticato anche dalla stampa che lo ha definito “imbarazzante”.
L’Italrugby viene invece rimessa al centro dell’attenzione a livello mondiale, oltre al poter sperare di rientrare nella top ten del ranking. Al momento gli azzurri sono tredicesimi, mentre il Sudafrica è quarto. In testa ci sono i neozelandesi All Blacks, usciti vittoriosi contro gli azzurri nell’incontro precedente giocato all’Olimpico di Roma.
Questa vittoria è fondamentale per la fiducia nel movimento generale del rugby italiano. La nazionale e i suoi nuovi giocatori avranno maggior fiducia nei propri mezzi e il futuro potrà essere roseo se il gruppo crescerà coeso e ambizioso.
La sconfitta del Sudafrica lascia anche sperare all’Italia di fare meglio nel torneo tradizionale “Sei Nazioni”, dove non è mai andata oltre il quarto posto.