Domenica 5 novembre è arrivata a Salerno la nave spagnola “Cantabria” con a bordo i cadaveri di 26 donne e circa 400 migranti soccorsi nel Mediterraneo.
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L’imbarcazione ha attraccato al molo “Tre gennaio” per le operazioni di sbarco delle salme e dei profughi. Tra loro 259 uomini, 116 donne, di cui nove incinte, ma anche molti bambini e adolescenti.
A proposito dei corpi delle donne a bordo il prefetto di Salerno, Salvatore Malfi, ha parlato di “una tragedia dell’umanità”, aggiungendo che la procura si attiverà per valutare se possa essersi trattato di omicidi.
La prima ipotesi degli inquiresti sulla causa del decesso è l’annegamento, anche se è ancora troppo presto per esserne sicuri. Le donne, di nazionalità presumibilmente nigeriana, sembra fossero a bordo di un gommone dove vi erano anche uomini. Il barcone è affondato e le donne purtroppo non ce l’hanno fatta.
“Bisogna vedere se si trova qualche soggetto su cui concentrare l’attenzione o se si procederà contro ignoti”, ha detto. “Che qualcuno abbia fatto morire queste donne e non sia stato un fulmine arrivato dal cielo è una cosa ovvia”.
Dei migranti sbarcati a Salerno, 72 resteranno in Campania, ottanta saranno trasferiti in Lombardia e trenta nel Lazio. Altri andranno in Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Puglia e Toscana.
Si tratta del ventiduesimo sbarco di migranti quest’anno a Salerno.
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