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“Una realtà devastante, sono quasi tutti affetti da scabbia. Valutiamo sequestro di persona”: parla il procuratore salito sulla Diciotti

Luigi Patronaggio, procuratore capo di Agrigento, è salito a bordo della nave Diciotti per verificare le condizioni dei migranti che da 4 giorni sono bloccati nel porto di Catania

Di Lara Tomasetta
Pubblicato il 23 Ago. 2018 alle 10:01 Aggiornato il 23 Ago. 2018 alle 11:13

Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio è salito sulla nave militare italiana Diciotti, ferma al porto di Catania da lunedì 20 agosto per verificare le condizioni dei migranti. nave Diciotti news migranti. (Qui abbiamo spiegato la vicenda)

Nel frattempo ancora la Procura agrigentina capeggiata da Patronaggio indaga ipotizzando il sequestro di persona e l’arresto illegale a seguito del trattenimento a bordo della nave “Diciotti” dei 177 migranti, che adesso sono 150, soccorsi dalla Guardia Costiera in acque maltesi. L’inchiesta è a carico di ignoti e, qualora fossero ravvisate responsabilità da parte del Governo, la competenza sarebbe trasferita al Tribunale dei ministri.

Come racconta al Corriere della sera, Patronaggio afferma: “Ho constatato che sono quasi tutti affetti da scabbia. Una realtà devastante, a cominciare dai cattivi odori che ti restano addosso”.

Mi ha accompagnato un appuntato che non era mai stato a contatto con questa realtà. Sconvolto. “Dottore dal vivo cambia tutto, non è come si legge sui giornali. Ha ragione”. nave Diciotti news migranti

Il procuratore non si riserva qualsiasi decisione dopo le indagini della Guardia costiera, ma il fascicolo lo doveva aprire – come spiega – per fare l’ispezione. E poi precisa:

“La politica e l’alta amministrazione sono libere di prendere le scelte che ritengono opportune. Alla magistratura resta la valutazione giuridica di quanto avviene su sfere e ambiti diversi. Ovviamente qualsiasi limitazione della libertà personale deve fare i conti con norme e regole della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo, della Costituzione, del Codice penale e del Codice di procedura penale. Non si scappa”.

Dopo le dichiarazioni del Procuratore, su richiesta del Viminale, nella serata di 22 agosto sono stati fatti scendere i 29 minori che erano presenti sulla nave della marina.

“Se qualche procuratore mi vuole indagare e interrogare, io sono pronto a spiegare le mie ragioni”, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ospite a Rtl 102.5. “Perché aprire un’inchiesta contro ignoti? Io mi autodenuncio, sono qua, sono ministro dell’Interno e ritengo mio dovere difendere la sicurezza e i confini del nostro paese”. nave Diciotti news migranti

Il ministro dell’Interno torna sul caso della nave della Guardia costiera ferma al largo del porto di Catania con 177 persone a bordo alle quali è stato vietato di sbarcare, fatta eccezione per i 29 migranti minori non accompagnati. 

“Io non temo nulla, ho coscienza a posto, lavoro benissimo con il premier Conte, c’è una perfetta sintonia. Ieri mi ha chiesto informazioni e io gliel’ho date mentre da ministro e da padre stavo dando indicazioni per far scendere i minori dalla nave Diciotti”.

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