“La nostra capienza massima è di 550 persone. Ne abbiamo a bordo 629. Siamo attrezzati con cibo e acqua per due o tre giorni, ma sono troppi e siamo costretti a far dormire molti di loro sul ponte scoperto all’addiaccio.
Non possiamo certo andare avanti così a lungo, ci sono sette donne incinte e bambini piccoli. Intanto procediamo verso nord. Confidiamo che nelle prossime ore ci arrivi dalla sala operativa di Roma l’indicazione del porto sicuro.
Su loro indicazione abbiamo accolto a bordo 400 persone salvate da navi commerciali e mezzi della Guardia costiera e della marina italiana e adesso aspettiamo ulteriori istruzioni”.
Così parla David Beversluis, il capo del team medico di MSF al quotidiano Repubblica, cercando di tranquillizzare sulla situazione a bordo della nave Aquarius che da domenica 10 giugno è ferma in mare dopo che il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha sorpreso tutti dichiarando che avrebbe chiuso i porti italiani se Malta non avesse accolto la nave Aquarius di Medici Senza Frontiere con a bordo gli oltre 600 migranti (qui la diretta con tutti gli aggiornamenti).
Il governo de La Valletta ha immediatamente risposto sostenendo che “non di sua competenza” e che ciò non sarebbe stato possibile. Qui l’intervista esclusiva all’ambasciatore di Malta in Italia, Vanessa Frazier.
MSF chiede con urgenza una risoluzione rapida e l’assegnazione di un porto sicuro.
Preghiere mattutine a bordo di #Aquarius. Tutte le 629 persone soccorse nel #Mediterraneo non sanno dello stallo diplomatico.#MSF chiede con urgenza una risoluzione rapida e l’assegnazione di un porto sicuro. https://t.co/hsODP8Rgqh
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) 11 giugno 2018
Fotos: Onte vivimos o primeiro rescate a bordo do #AcuariusSOSMediterranee nunha intensa noite cun total de 629 personas rescatadas. Voltamos a porto. pic.twitter.com/dysPUoZ4mN
— Óscar Corral (@corralfoto) 10 giugno 2018
“Non sappiamo che tipo di discussioni ci siano state tra Italia e Malta”, prosegue David Beversluis a Repubblica, “a noi interessa solo che ci assegnino al più presto un porto sicuro. Certo, ci preoccupa che di nuovo la politica venga anteposta alle vite delle persone. La priorità deve essere il benessere e la sicurezza delle persone”.
E mentre la diatriba continua tra le istituzioni italiane e maltesi, la vita va avanti anche a bordo della nave. I migranti salvati dal mare affrontano la giornata e c’è anche chi, come da abitudine, prosegue le preghiere del mattino:
Preghiere mattutine a bordo di #Aquarius. Tutte le 629 persone soccorse nel #Mediterraneo non sanno dello stallo diplomatico.#MSF chiede con urgenza una risoluzione rapida e l’assegnazione di un porto sicuro. https://t.co/hsODP8Rgqh
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) 11 giugno 2018
A bordo della nave Aquarius, l’unica Ong al momento presente nel Mediterraneo, vi sono 629 migranti tra cui 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte, partiti dalla Libia e soccorsi in varie operazioni nel corso della notte.
Gli ultimi due giorni sono stati segnati dalla partenza di oltre mille migranti verso le coste europee. Nel primo weekend da ministro dell’Interno di Salvini, nei porti di Reggio Calabria e di Pozzallo sono state tre le navi approdate con a bordo circa 500 profughi.
Nella notte altre 600 persone sono state soccorse e trasbordate sulla nave Aquarius, quella oggetto appunto dello scontro con Malta. Aquarius è l’unica ong al momento presente nel Mediterraneo: a bordo ha ora, esattamente, 629 rifugiati, tra cui 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte.
Qui la rotta della nave Aquarius in tempo reale.
Leggi l'articolo originale su TPI.it