Si temono fino a 700 morti in seguito al capovolgimento di un barcone di immigrati avvenuto questa notte a circa 100 chilometri dalle coste della Libia.
Ventotto persone sono state portate in salvo da un mercantile dirottato sulla zona e ventiquattro corpi sono stati recuperati in mare. L’allarme è stato lanciato intorno a mezzanotte.
Se confermato, il naufragio dell’imbarcazione carica di immigranti diretti in Europa sarebbe uno tra i peggiori avvenuti nel Mediterraneo da anni a questa parte, e porterebbe il numero di morti del 2015 a più di 1.500. Questa settimana altri due naufragi hanno causato circa 450 morti.
Navi della marina militare italiana, maltese e commerciali sono coinvolte nell’operazione di salvataggio, che è coordinata dalla guardia costiera italiana di Roma. Si ritiene che il barcone si sia capovolto quando i migranti si sono spostati su un lato dell’imbarcazione, dopo aver visto un mercantile in avvicinamento.
“I primi dettagli provengono da uno dei sopravvissuti, che ha riferito la presenza a bordo di almeno 700 persone. La barca si è capovolta quando in molti si sono spostati su un lato dell’imbarcazione, convinti che la nave in avvicinamento potesse salvarli”, ha riferito a SkyTG24 Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr per il sud Europa, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, aggiungendo che si teme “un’ecatombe senza precedenti”.
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Quest’ultimo disastro probabilmente alimenterà le richieste di una risposta adeguata da parte dell’Europa, dopo le pesanti critiche rivolte all’operazione Triton, che ha sostituito il programma Mare Nostrum, sospeso verso la fine dell’anno scorso. Triton è stato criticato dai gruppi umanitari e dalle autorità italiane, in larga parte per l’esiguo budget a disposizione e le competenze limitate.
In Libia, dove regna il caos in seguito alla caduta del regime di Gheddafi nel 2011, gruppi criminali di contrabbandieri sono liberi di inviare barconi carichi di immigranti, provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente, scrive Reuters. Sono circa 20mila quelli che hanno raggiunto le coste italiane quest’anno, stando alle stime dell’Oim, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.
Il flusso di immigranti dall’inizio del 2015 è simile a quello registrato nello stesso periodo del 2014. Ma il numero di morti è salito notevolmente, arrivando a quasi dieci volte tanto: se ne stimano circa 1.500 da gennaio 2015 rispetto alle 96 dei primi quattro mesi del 2014.
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