Il 6 novembre 2015 si conclude l’operazione Trident Juncture, un’esercitazione militare della Nato su vasta scala iniziata lo scorso 3 ottobre e che coinvolge forze militari dei 28 Paesi dell’Alleanza atlantica e di diversi suoi partner tra cui, per la prima volta, anche l’Ucraina.
Il senso di questa esercitazione è la simulazione da parte delle forze Nato di una possibile reazione di fronte all’invasione di uno stato membro, che nella simulazione è stato identificato come Cerasia orientale. Sempre secondo quanto stabilito internamente per l’occasione, l‘intervento sarebbe “autorizzato” dall’Onu e volto a mettere in sicurezza il Paese.
L’esercitazione è divisa in due fasi: la prima, detta CPX, conclusasi il 16 ottobre, in cui viene simulata la preparazione dal punto di vista strategico dell’evento bellico, mentre la seconda, chiamata LIVEX, iniziata il 21 ottobre e che si conclude il 6 novembre, è un vero e proprio test sul campo delle forze della Nato: in altre parole, una guerra per finta.
Il numero di uomini dispiegati sul campo per la simulazione è stato ingente: i numeri parlano di 36mila militari, oltre 60 navi, sette sottomarini e 140 aerei.
L’esercitazione ha visto protagoniste 16 diverse locations, ma la simulazione sul campo ha coinvolto principalmente tre Paesi: la Spagna, il Portogallo e l’Italia.
Per quanto riguarda il nostro Paese, i luoghi chiamati in causa sono stati la base di Poggio Renatico in Emilia-Romagna, l’aeroporto di Trapani in Sicilia e, per la parte del LIVEX, e quindi di simulazione bellica vera e propria, le basi di Capo Teulada e Decimomannu in Sardegna.
In queste esercitazioni non è noto, per via del segreto militare, quali armi siano state usate, ma la stampa ha parlato di diversi ordigni esplosi presso il poligono di Capo Teulada e anche dell’uso dei missili anticarro Milan, un tipo di arma che contiene torio, un materiale radioattivo.
L’inquinamento nelle aree militari è regolarizzato dal decreto legge Galletti del 2014, che ha aumentato la possibilità di inquinare all’interno di caserme, basi militari e poligoni, equiparandole alle aree industriali.
Le operazioni militari svoltesi in Sardegna hanno scatenato diverse proteste. “Nei prossimi giorni la Sardegna, con il poligono di Teulada, sarà invasa, per terra e per mare, dalla Trident Juncture, la più imponente esercitazione militare degli ultimi anni” ha dichiarato alla vigilia dell’inizio dell’esercitazione il deputato di Sel Michele Piras.
Il 3 novembre si è svolta una manifestazione antimilitarista a Capo Teulada contro il programma Trident Juncture, nel corso della quale si sono verificati diversi scontri e circa una decina di attivisti sono riusciti a superare la recinzione della base e sono stati fermati dalla polizia.