Ancora un caso di bambini usati per nascondere cocaina e per consegnarla ai clienti. Accade di nuovo a Napoli dove i carabinieri hanno arrestato 12 persone. I militari del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata hanno dato esecuzione a una misura di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli a carico di 12 indagati coinvolti a vario titolo in attività di traffico e spaccio di stupefacenti.
Il provvedimento deriva dalle indagini della procura di Napoli per l’omicidio di un pensionato, Mariano Bottari, avvenuto a Portici il 28 luglio 2014.
Nell’identificazione degli autori gli inquirenti hanno individuato tale “Giovanni”, indicato in una conversazione intercettata di un pregiudicato quale responsabile della tentata rapina poi sfociata nell’uccisione di Bottari. Si trattava di Giovanni Gravino 38 anni, che allora era detenuto ai domiciliari .
Le intercettazioni a carico dell’uomo se da un lato non ha offerto elementi per arrestarlo per l’omicidio, dall’altro ha fatto emergere l’esistenza di una piazza di spaccio di cocaina attiva nel quartiere di Napoli di Ponticelli, promossa, organizzata e diretta dallo stesso Gravino insieme alla sua convivente M. P. S..
I due in casa confezionavano dosi e il loro appartamento veniva spesso utilizzato come negozio al dettaglio ove gli acquirenti abituali si recavano per l’acquisto della cocaina.
L’organizzazione si avvaleva della collaborazione di vari parenti della coppia quali A. S. (zia della convincente), P.A. ed E. G. (rispettivamente madre e fratello di G. G.). I due fratelli hanno inoltre mostrato avuto remore a coinvolgere anche minori dei 14 anni nelle attività illecite.
La cocaina veniva confezionata in dosi (i cosiddetti pallini) da 0,2, 0,5 e 0,8 grammi, venduti a un prezzo compreso tra i 55 e i 60 euro al grammo, a secondo della “quotazione” sul mercato.
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