In una città dove la raccolta dei rifiuti è da anni problematica, l’amministrazione comunale ha deciso di prendere provvedimenti partendo dalle piccole cose. In particolare, ripulendo le strade da ciò che i cani lasciano sui marciapiedi e che i padroni sono troppo pigri per raccogliere, e garantendo così ai cittadini una tranquilla passeggiata su marciapiedi puliti. Succede a Napoli, dove il comune sta cercando di dare un volto nuovo alle strade della città e di stimolare la civiltà dei suoi abitanti attraverso la scienza e la tecnologia: l’obiettivo è quello di creare un database del dna dei cani della città in modo tale da poter scovare e multare chi sia stato poco attento ai suoi doveri di padrone.
La notizia è stata riportata sul New York Times da Jim Yardley, che spiega come per molti cittadini si tratti solo di una notizia divertente, ma per altri l’iniziativa sia tutt’altro che sgradita. “Nel quartiere benestante del Vomero, che serve come terreno di prova per la campagna di pulizia, molti residenti sono abbastanza soddisfatti, e sorpresi del fatto che stia accadendo a Napoli”, scrive Yardley. La multa, che potrà arrivare fino a 500 euro, sta già esercitando una funzione deterrente su alcuni dei padroni. “Ora, quando cammino per le strade, le “presenze” sono notevolmente diminuite”, ha detto il capitano Enrico Del Gaudio, della polizia municipale, “Prima era come un percorso ad ostacoli. Ogni giorno, un bambino sarebbe arrivato a scuola con un piccolo regalo sotto la scarpa”.
Ma a Daniele Minichini, che lavora anche lui nelle forze dell’ordine, questo uso delle risorse di polizia non piace. Per lui, l’amministrazione di Napoli dovrebbe concentrarsi nella lotta alla camorra, nel miglioramento del sistema fognario, delle strade e delle altre infrastrutture, non sui bisognini lasciati per strada dai cani. Se, infatti, la campagna finora è stata limitata al quartiere del Vomero e quello adiacente di Arenella, venendo a costare circa 20 mila euro, i costi si moltiplicheranno quando essa verrà estesa a tutta la città.
In una città in cui il debito ha raggiunto 1 miliardo e mezzo di euro, molte strade sono piene di buche, il dipartimento di polizia è sottofinanziato e pullulano le discariche abusive, risolvere il problema dei bisognini dei cani può effettivamente sembrare ambizioso. A questa obiezione, Tommaso Sodano, vicesindaco, risponde così: “L’obiettivo principale è il rispetto delle regole. Gli enormi problemi della città non devono impedire che Napoli metta in atto le piccole cose che la mantengono bella”.