“Censurare Hitler è un’idea hitleriana”. Secondo Vittorio Sgarbi, curatore del museo della Follia di Salò che ospiterà un quadro di Adolf Hitler, non c’è motivo di polemiche per la sua decisione.
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“La presenza di opere di Hitler, ovviamente, fa sempre discutere perché c’è una visione quasi teologica per cui alcune cose si devono censurare”, spiega Sgarbi, intervistato da TPI. “Ma censurare Hitler è un’idea hitleriana, da totalitarismi”. In sostanza, bisogna usare “Hitler per sconfiggere Hitler”, secondo il critico d’arte.
Il museo della Follia apre a Salò e ospita un dipinto a olio del dittatore nazista prestato da un collezionista privato tedesco e che non era mai stato esposto prima.
L’opera di Hitler si inserisce perfettamente nell’ottica del museo. “Non c’è follia più grande della guerra e Hitler ne è soltanto un esempio”, spiega Sgarbi. “Parliamo di un artista dilettante, in una mostra d’arte e follia”.
Di per sé, l’opera non ha un gran valore artistico. Sgarbi però precisa che ha il merito di denunciare “quale era la mente della causa di una catastrofe come quella della guerra”. Il dipinto esposto, secondo il curatore del museo, è “banale e malinconico: esattamente la proiezione della sua mente”.
E le polemiche che potrebbero nascere dopo questa decisione non sembrano preoccupare Sgarbi. “Sono abbastanza collaudato alle polemiche”, risponde il critico d’arte.
La scelta sembra essere anche pubblicitaria. “Ovviamente la presenza di un dipinto di Hitler fa sempre discutere”, afferma Sgarbi. L’esposizione di questa opera potrebbe quindi avere anche l’obiettivo di incuriosire e attrarre i visitatori.
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