Il 25 marzo è morto a Roma all’età di 86 anni e dopo una lunga malattia l’attore di teatro Paolo Poli. Nato nel 1929 a Firenze, si è affermato fin dagli anni Cinquanta grazie alla sua ironia irriverente e al suo istrionismo, messo in luce spesso attraverso interpretazioni anche di personaggi femminili.
Ha diretto e interpretato personalmente numerose opere di teatro, collaborato con la Rai per alcune trasmissioni, tra cui la lettura delle favole per bambini negli anni Sessanta, e recitato in diversi film.
Paolo Poli è stato inoltre uno dei primi personaggi pubblici italiani a dichiararsi omosessuale. In questo senso ha manifestato anche il proprio parere favorevole per i matrimoni gay, pur definendoli noiosi e dicendosi non interessato ad essi qualora venissero approvati in Italia.
Anche dopo il compimento degli 80 anni, Paolo Poli ha continuato a recitare a teatro.
“Scompare un grande della cultura” ha dichiarato il primo ministro Matteo Renzi dopo la morte di Paolo Poli. A Renzi ha fatto eco il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ha definito l’attore “un simbolo di libertà”.