È morto questa mattina all’età di 81 anni Ferdinando Imposimato, magistrato e politico, presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione. Imposimato si è spento nel letto del Policlinico Gemelli, a Roma, dove era ricoverato.
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Nato a Maddaloni, in provincia di Caserta, nel 1936, nella sua lunga carriera in magistratura Imposimato è stato giudice istruttore di alcuni dei più importanti processi della storia giudiziaria italiana. Tra questi: il processo sul rapimento di Aldo Moro nel 1978, quello sull’attentato a papa Giovanni Paolo II nel 1981, quello sulla Banda della Magliana nel 1981 e il processo per l’omicidio del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Vittorio Bachelet.
Nel 1983 la Camorra uccise suo fratello Franco, sindacalista. Nel 1986, a causa delle continue minacce subite da Cosa Nostra, Imposimato decise di lasciare la magistratura e fu nominato per alcuni anni consulente dell’Onu per la lotta alla droga.
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Nel 1987 iniziò la sua carriera politica. Venne eletto al Senato con il Partito Comunista Italiano, e alla Camera nel 1992 con il Partito Democratico della Sinistra (PDS). Nel 1994 tornò a Palazzo Madama sempre con il PDS.
In tutte e tre le legislature fece parte della Commissione Antimafia, presentando numerosi disegni di legge per il contrasto a Cosa Nostra.
Dal 2002 al 2014 è stato professore di procedura penale al dipartimento di scienze forensi dell’Università La Sapienza di Roma.
Dopo essere rientrato in magistratura, è stato nominato presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione. Il Movimento Cinque Stelle, nel 2013, lo inserì in una rosa di papabili per l’elezione a presidente della Repubblica.
Nel 2015, quando fu eletto come Capo dello Stato Sergio Mattarella, lo stesso Movimento Cinque Stelle votò Imposimato in tutti e quattro gli scrutini.
Dal 2001 al 2008 ha preso parte come giudice alla trasmissione televisiva “Forum”, in onda su Rete 4. Di recente avevano fatto discutere alcune sue posizioni critiche nei confronti dei vaccini. In particolare, a settembre 2017 Imposimato aveva ipotizzato un nesso tra la morte per malaria di una bambina di 10 anni e le vaccinazioni a cui la stessa bambina era stata sottoposta.
Imposimato è stato anche autore di importanti saggi sulla storia giudiziaria italiana ed è stato insignito di prestigiosi premi a livello italiano e internazionale per la sua attività di contrasto alla criminalità organizzata.
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