Un ragazzo di 19 anni ha perso la vita durante un allenamento in apnea in una piscina di Mestre lo scorso sabato. Pietro Passarella, nato a Manchester in Inghilterra ma ormai residente a Rovereto (Trento) da tanti anni, ha avuto un malore mentre si trovava in acqua.
Una volta trasportato d’urgenza all’Ospedale dell’Angelo di Mestre è morto il giorno dopo. Il ragazzo si stava allenando in apnea quando gli assistenti di corsia si sono accorti che il 19enne non respirava più.
Prima era stato fatto anche uso del defibrillatore, poi la vittima è stata trasportata d’urgenza all’ospedale: ricoverato nel reparto di rianimazione, è morto il giorno dopo.
Pietro Passarella studiava matematica all’Università di Padova e durante il liceo aveva anche vissuto in Argentina, a Casilda (Rosario) per uno scambio studentesco. “Quello che mi piaceva di lui – ha raccontato il padre a “L’Adige“ – era la voglia di fare sempre qualcosa di nuovo, era curioso e brillante”.
Passarella, 20 anni il prossimo 21 maggio, era iscritto anche nei registri dell’Associazione midollo osseo e i suoi organi saranno donati. “Era un ragazzo dotato di una grande profondità e generosità”, ha aggiunto la madre.
Il giovane era una grande amante dello sport: aveva estrema confidenza con l’acqua e, tra le sue passioni, c’era anche il judo che aveva praticato per dieci anni judo arrivando a un passo dalla cintura nera.