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“O sposi quell’uomo o ti ammazziamo”: giovane minacciata dai genitori, diventa maggiorenne e li denuncia

La giovane ha trovato il coraggio di denunciare la famiglia

I genitori sono stati denunciati e la giovane trasferita in una località sicura

Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 25 Dic. 2018 alle 13:13

“O sposi quet’uomo o ti ammazziamo”: questa la minaccia che due genitori hanno rivolto alla figlia minorenne. È successo Colorno, piccolo comune in provincia di Parma, dove la famiglia di origini indiane vive.

La giovane ha vissuto una vita di soprusi e violenze, finché non ha raggiunto la maggiore età. A quel punto la ragazza ha trovato il coraggio di ribellarsi alla sua famiglia e di denunciare i suoi genitori. Si è recata presso la caserma dei carabinieri del suo paese e ha chiesto aiuto per evitare che si consumasse l’ennesima ingustizia nei suoi confronti.

I genitori, infatti, la stavano obbligando a unirsi in matrimonio con un uomo, suo connazionale, che la giovane non era affatto intenzionata a sposare.

Un destino segnato, come è segnato quello di tante giovani donne, che lei, la giovane ormai da anni residente nel comune del Parmense, è riuscita a cambiare.

I genitori della giovane sono stati denunciati e raggiunti dal divieto di accicinamento alla figlia. Lei, intanto, è stata trasferita in un luogo protetto, lontano dai suoi genitori.

Come spiega Filippo Collana, comandante della stazione carabinieri di Colorno, quello del matrimonio con il connazionale “è stato tuttavia solo l’ultimo atto di una lunga serie di vessazioni”.

La giovane, infatti, era totalmente sottoposta al controllo dei genitori. Dall’abbigliamento alle amicizie: la vita della giovane era completamente nelle mani della madre e del padre e, ovviamente, della loro cultura, non sempre conciliante con quella occidentale, in cui la ragazza è cresciuta.

Se non faceva quello che le veniva chiesto, la giovane veniva sottoposta anche a pesanti punizioni corporali. “All’arrivo della maggiore età la notizia dal padre di doversi sposare con un uomo che non conosce e lei ha deciso di rivolgersi a noi”, ha aggiunto ancora il comandante Collana.

 

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