Mimmo Lucano partecipa alla manifestazione “Indivisibili” indetta contro il decreto Salvini il 10 novembre 2018. Per tutta la durata dell’evento, lui, il sindaco dell’integrazione, ha guidato il corteo, partito attorno alle 14 da piazza della Repubblica e conclusosi in piazza San Giovanni quattro ore dopo.
Su un palco improvvisato, Mimmo Lucano ha parlato ai quasi centomila partecipanti: “Noi non rappresentiamo chi ha il potere, non rappresentiamo chi produce più consensi, ma saremo sempre presenti. Potranno vincere mille volte, ma è una sconfitta scegliere di essere dalla parte della discriminazione. Che vittoria è?”.
Commosso, il sindaco di Riace, viene accolto da un bagno di folla. “Mai come in questo periodo, siamo di fronte a due possibilità. Da una parte c’è la società e il mondo della disumanizzazione, del razzismo, dell’odio, della cattiveria, della discriminazione”, spiega Lucano. “Invece dall’altra parte c’è la società dei rapporti umani, del rispetto dei diritti umani, della dignità umana, dell’uguaglianza sociale. Questo noi auspichiamo”.
“Mai come in questo periodo abbiamo la possibilità di scegliere in maniera così netta – continua ancora Mimmo Lucano – Anche se oggi, nonostante la folla immensa, non rappresentiamo il potere, non rappresentiamo chi a livello elettorale produce più consensi, saremo sempre presenti, non potranno dire mai che la partita è chiusa”.
“Potranno vincere mille volte, ma che vittoria è?”, chiede il sindaco di Riace. “È una sconfitta, perché scegliere di stare dalla parte della cattiveria, della discriminazione, dell’odio razziale è già una sconfitta”.
Mimmo Lucano
Il 2 ottobre 2018 il sindaco è stato messo agli arresti domiciliari con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il tribunale del Riesame ha poi revocato la misura cautelare disposta dal giudice di Locri sostituendola con il divieto di dimora.
Lucano era stato costretto in casa sua dallo scorso 2 ottobre, quando venne arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e affidamento fraudolento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti a due cooperative della zona.
Intanto, con una nota del 9 ottobre resa pubblica quattro giorni più tardi, il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero degli Interni ha deciso il trasferimento dei migranti ancora ospiti nello Sprar gestito dal Comune di Riace.
Leggi l'articolo originale su TPI.it