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Milano, tentato stupro in stazione: 25enne si salva grazie a uno spray urticante

I fatti risalgono al 20 luglio 2017 ma sono stati resi noti solo ora, quando le indagini hanno portato all'individuazione di un presunto colpevole

Di Marta Facchini
Pubblicato il 3 Ago. 2018 alle 16:03 Aggiornato il 3 Ago. 2018 alle 16:06

Un uomo di 31 anni, di origini nigeriane, è stato fermato a Milano con l’accusa di violenza sessuale. L’uomo avrebbe cercato di violentare una ragazza di 25 anni nella stazione di Porta Garibaldi.

Le indagini, condotte dai militari dell’Arma, sono partite dopo la denuncia della ragazza.

I fatti risalgono al 20 luglio 2017 ma sono stati resi noti solo ora, quando le indagini hanno portato all’individuazione di un presunto colpevole.

La ragazza stava tornando a casa dal lavoro dopo il turno di notte e all’interno della stazione ferroviaria, poco prima delle 5 di mattina. L’uomo le si è avvicinato sulle scale, l’ha bloccata e l’ha palpeggiata. Poi ha cercato di violentarla.

Alla vista di alcuni viaggiatori, il 31enne si è allontanato per avvicinarsi di nuovo alla donna, che aspettava il treno lungo la banchina. La 25enne è riuscita a sfuggire grazie all’uso di uno spray urticante, che teneva dentro la borsa.

Nel video, diffuso dai carabinieri di Milano, si vede il momento dell’aggressione e il tentativo di difesa della donna.

L’uomo, fermato dai carabinieri della Compagnia Milano Duomo, era già stato denunciato nel novembre del 2017 per un’aggressione a una donna su un treno della linea Milano-Lecco. In quel caso la ragazza, una fashion blogger che aveva anche partecipato a Miss Italia, aveva chiamato i carabinieri dopo aver subito un’avance oscena. Il molestatore era stato fermato a una successiva stazione e denunciato in stato di libertà.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha commentato il fermo: “Non vi posso dire che è un immigrato nigeriano, clandestino e con precedenti penali, sennò mi accusano di razzismo”.

L’uomo, con sei pagine di precedenti per droga, reati contro il patrimonio e violenza sessuale, aveva chiesto un permesso di soggiorno per protezione internazionale. In Italia dal 2007, si era visto recentemente rifiutare un permesso di soggiorno per protezione internazionale a Milano. Ha fatto ricorso al diniego e, in attesa di giudizio, è legittimato a restare in Italia fino alla definizione del caso.

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