Quest’anno sono sbarcati sulle nostre coste 23.370 migranti, l’80,42 per cento in meno rispetto al 2017. L’anno scorso erano stati 119.369. A dirlo è il ministero dell’Interno, guidato da Matteo Salvini.
Gli sbarchi rispetto al 2016 sono stati l’87,12 per cento in meno (181.436).
I morti in mare però, sono stati 2218, secondo quanto riferisce la missione Mediterranea, impegnata nel salvataggio dei migranti naufraghi.
Se si prende in considerazione il solo numero di migranti partiti dalla Libia, il calo è ancora più drastico: 12.977 dall’1 gennaio a oggi, l’87,90 per cento in meno rispetto all’anno scorso e il 92,85 per cento in meno rispetto a due anni fa.
Nel 2018, secondo quanto dichiarato al momento dello sbarco, i migranti arrivati in Italia sono originari di Tunisia (5.181), Eritrea (3.320), Iraq (1.744), Sudan (1.619), Pakistan (1.589), Nigeria (1.250), Algeria (1.213), Costa d’Avorio (1.064), Mali (876) e Guinea (810). I porti maggiormente interessati dagli sbarchi sono stati Pozzallo (3.818), Lampedusa (3.468), Catania (2.961), Augusta (2.478), Messina (2.394), Trapani (1.726), Crotone (1.032), Palermo (809), Porto Empedocle (505), Reggio Calabria (379), Cagliari (176) e Brindisi (174).
I minori stranieri non accompagnati sbarcati dall’1 gennaio sono stati 3.534, a fronte dei 15.779 del 2017 e ai 25.846 del 2016.
I migranti in accoglienza ad oggi sono 135.858 distribuiti tra Lombardia (14%), Lazio (9%), Campania (9%), Emilia Romagna (8%), Sicilia (8%), Piemonte (8%), Toscana (7%), Veneto (7%), Puglia (5%), Calabria (4%), Liguria (4%), Friuli Venezia Giulia (3%), Marche (3%), Trentino Alto Adige (2%), Abruzzo (2%), Sardegna (2%), Umbria (2%), Molise (2%) e Basilicata (1%).
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