Non si fermano gli sbarchi a Lampedusa. Nella notte fra domenica 12 e lunedì 13 agosto, sono arrivati almeno cento migranti con sette imbarcazioni. Per la maggior parte tunisini, sono stati bloccati o al momento dell’approdo sulla costa o nelle acque immediatamente antistanti.
“L’emergenza c’è ancora. Arrivano su piccole barche, a intermittenza, un giorno registriamo anche undici sbarchi, poi qualche giorno di stop, e ancora altri sbarchi”, ha detto il sindaco di Lampedusa Totò Martello.
Il primo cittadino ha poi precisato che “ormai gli sbarchi sono continui, questa è la realtà non quella dei tweet. La situazione è questa, chi parla di emergenza superata non dice il vero. Stamattina una cinquantina di migranti sono stati imbarcati sul traghetto diretto a Porto Empedocle”.
A Lampedusa sono arrivati anche gli undici migranti che si erano rifiutati di salire a bordo della nave Aquarius, ancora alla ricerca di un porto sicuro. Nonostante fossero in mare da due giorni, con poco cibo e poca acqua, hanno deciso di non salire a bordo della nave umanitaria, senza sapere dove sarebbero sbarcati, e hanno preferito continuare a navigare verso Lampedusa, dove sono stati portati da una motovedetta italiana.
La rotta dei microsbarchi – che l’Interpol chiama n.m.i (non meglio di migranti) – continua a crescere e dall’inizio del 2018 è diventata la via di fuga più sicura per nordafricani e persone provenienti dall’area subsahariana.
Secondo i dati del ministero dell’Interno, dal 1 gennaio 2018 a oggi sono arrivate 6.812 persone da tratte differenti rispetto a quella libica del Mediterraneo centrale. Di questi, 3.548 (19 per cento sul totale del 2018) sono originari della Tunisia mentre dall’Algeria, che è un altro paese di partenze, sono arrivate 788 persone. I restanti 2476 provengono da tutto il continente africano.
Sulle coste agrigentine i pescherecci sono arrivati direttamente sulle spiagge, facendo disperdere i migranti, e nella provincia trapanese sono stati avvistati nei pressi del porto, come a Lampedusa.
Dal 20 luglio al 5 agosto nel versante ovest della Sicilia (Pantelleria e Lampedusa) sono stati registrati 31 sbarchi per un totale di oltre 300 persone rintracciate o soccorse.
Intanto, le autorità tunisine hanno fermato nove estremisti islamici che tentavano di imbarcarsi su un gommone per raggiungere l’Italia attraverso il Mediterraneo. Facevano parte di un gruppo di 15 persone intercettato dalla Guardia costiera e dalla squadra dell’antiterrorismo di Biserta, nel nord del Paese.
I nove, di età compresa tra i 21 e i 39 anni, sono stati consegnati all’Unità della Guardia nazionale che indaga su crimini di terrorismo per approfondire i loro interrogatori.
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