La Compagnie républicaine de sécurité, la polizia francese, è arrivata nel pomeriggio di martedì 10 aprile con 4 furgoni per evacuare la stazione dei treni di Briançon, in Francia, dove da domenica 8 aprile è in corso l’occupazione da parte di volontari e migranti.
L’associazione di volontari Tout migrants nel frattempo ha lanciato su Facebook un appello per un sostegno:
“Bisogno di sostegno, aiuto, rinforzi alla stazione di briançon. Tutti alla stazione!”
Domenica, il centro solidale di Briançon“Tout migrants”, in Francia, ha ampiamente superato la capienza prevista per l’accoglienza dei migranti.
Per questo motivo, all’arrivo di altre 50 persone, alcune associazioni di volontari avevano organizzato per la sera di domenica 8 aprile l’occupazione di parte degli spazi della stazione.
Briançon dista appena 6 chilometri dal comune di Bardonecchia, luogo di partenza per i migranti che intendono superare il confine e recarsi in Francia. (In questo articolo il nostro speciale sulla rotta dei migranti che tentano di superare il varco).
La frontiera alpina tra Val di Susa e Hautes-Alpes diventa così sempre più calda.
“Occupazione (illegale forse, ma o quanto legittimo) dalla stazione di briançon da questa sera per alloggiare in particolare i minori senza supporto: appello ai volontari disponibili: appuntamento all’alba (5.30) domani mattina alla Stazione per sostenere gli esuli e trasmettere la solidarietà”, si legge in un post su Facebook.
“Non c’è altra scelta per accogliere degnamente gli esuli – dicono i volontari che assistono i migranti – Lo Stato non prende le sue responsabilità mentre il rifugio solidale a Briançon è sovraccarico”. Domenica c’erano 110 persone al centro gestito da Tous Migrants. Nella vecchia caserma, concessa ai volontari dal Comune, ci sono 22 posti. L’arrivo di altri migranti ha fatto scattare la protesta.
L’occupazione del centro di Briançon arriva a meno di dieci giorni dall’irruzione dei gendarmi francesi nei locali dati in affido alla ong Rainbow4Africa nella stazione di Bardonecchia.
Il fatto, di portata internazionale, è ancora al vaglio degli inquirenti. In questo articolo la risposta del sindaco di Bardonecchia alle affermazioni del ministro francese Gérald Darmanin.
La scorsa settimana i sindaci di Bardonecchia, Clavière, Oulx e i loro colleghi francesi si sono riuniti nel comune piemontese per discutere del tema dei migranti e dei rapporti tra i due paesi che si sono fatti sempre più tesi proprio dopo l’irruzione.
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