La nave Diciotti della Guardia Costiera italiana, dopo una fase di stallo, è ora in navigazione verso Pozzallo (Ragusa) con a bordo 519 persone e un cadavere.
A confermarlo è il Comando generale della Guardia costiera. Tre donne e un uomo che si trovavano a bordo e avevano bisogno urgente di cure sono stati trasferiti a Lampedusa (qui l’intervista a Pietro Bartolo, medico di Lampedusa, sul caso della nave Aquarius).
Il migrante era deceduto, prima del trasbordo sulla nave Diciotti, a bordo di una delle navi commerciali che hanno effettuato i soccorsi venerdì.
L’arrivo a Pozzallo è previsto nella serata di oggi, 19 giugno.
A bordo della Diciotti ci sono anche i 42 migranti salvati dalla nave della US Navy “Trenton”, nel corso di un naufragio nel quale hanno perso la vita 12 persone.
I sopravvissuti si trovavano a bordo di Trenton, la nave della marina statunitense che li aveva soccorsi a 20 miglia dalle coste libiche dopo che il gommone su cui viaggiavano si era capovolto. Sono stati trasferiti ieri sulla Diciotti.
La nave Diciotti si trovava stamattina a nord di Malta, poi si è spostata a sud dell’isola e infine ha iniziato a dirigersi verso Pozzallo.
“Siamo attualmente in fase stallo, in attesa che il ministero dell’Interno ci dia indicazione del porto dove dirigere la nave”, aveva spiegato la Guardia Costiera di Roma.
TPI ha chiesto maggiori informazioni alla Guardia Costiera e alla Marina militare ed è in attesa di una risposta.
Il caso Aquarius
Negli scorsi giorni la nave Aquarius, dell’ong Sos Mediterranee, con a bordo oltre 600 migranti, è stata respinta dal governo italiano ed è attraccata al porto di Valencia, in Spagna, domenica 17 giugno.
Era il 10 giugno quando il ministro dell’Interno e vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, non ha concesso l’autorizzazione alla nave Aquarius di fare ingresso in un porto italiano.
A bordo si trovavano 629 migranti, tra cui 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte.
Il governo italiano aveva inizialmente chiesto a Malta di occuparsi del soccorso.
Vanessa Frazier, ambasciatrice di Malta in Italia, intervistata da TPI ha risposto che l’operazione “non è di sua competenza”.
I sindaci di diverse città italiane, tra cui Palermo, Napoli e Taranto, si sono schierati contro la decisione del ministro Salvini e si sono detti pronti ad accogliere nei loro porti la nave.
La Aquarius, prima rifiutata dall’Italia e poi da Malta, nella tarda mattinata di lunedì 11 giugno, è rimasta diverse ore a metà strada fra in due paesi. Qui le testimonianze dalla nave.
Nel pomeriggio di lunedì 11 giugno il governo della Spagna si è offerto di accogliere la nave e i migranti nel porto di Valencia.
L’attracco al porto spagnolo è avvenuto sei giorni dopo, con l’aiuto di alcune unità della Guardia costiera italiana.