La mattina del 9 ottobre sono partiti dall’aeroporto di Roma Ciampino i primi 19 migranti che verranno ricollocati nel resto d’Europa grazie al piano approvato il 22 settembre scorso dall’Ue.
I migranti, tutti quanti eritrei fra cui anche cinque donne, erano giunti in Italia via mare pochi giorni fa e successivamente trasportati a Lampedusa.
L’aereo della Guardia di finanza, diretto in Svezia, è decollato dopo una cerimonia in cui erano presenti il commissario europeo per l’Immigrazione Dimitris Avramopoulos e il ministro degli Interni italiano Angelino Alfano.
Avramopoulos, parlando con i giornalisti presenti sul posto, ha commentato dicendo: “È un viaggio di speranza. Questo è solo il primo passo, bisognerà andare avanti in questa direzione”.
Secondo quanto affermato dal ministro Alfano, un centinaio di migranti lascerà il suolo italiano nelle prossime settimane per essere ricollocato in uno dei 28 Paesi europei, tra cui sicuramente Germania e Paesi Bassi.
Avramopoulos ha inoltre precisato che un gruppo di circa 30 migranti siriani partirà dalla Grecia per il Lussemburgo, in ottobre, anche se secondo le autorità greche l’organizzazione del trasferimento potrebbe richiedere più tempo.
Il 22 settembre la Commissione europea aveva approvato un piano che prevede il ricollocamento di 120mila migranti arrivati in Italia e Grecia verso altri Paesi dell’Ue.
Tra questi, tuttavia, l’Ungheria, la Romania, la Repubblica Ceca e la Slovacchia avevano votato contro le nuove direttive. La Finlandia si era astenuta.