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    Confine Italia-Francia: migrante muore annegata

    Secondo le associazioni umanitarie che hanno denunciato l’accaduto, la donna stava fuggendo insieme ad altri migranti da un controllo della gendarmeria francese ed è scivolata in una diga

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 15 Mag. 2018 alle 09:40 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 23:57

    Una donna di origine africana è morta annegata nelle acque di una diga a poca distanza da Briançon, sul confine piemontese tra Italia e Francia.

    Secondo le associazioni umanitarie che hanno denunciato l’accaduto, la donna stava fuggendo insieme ad altri migranti da un controllo della gendarmeria francese ed è scivolata in un fiume.

    Il corpo della vittima non è stato ancora identificato, ma secondo le organizzazioni umanitarie si tratterebbe di Mathew Blessing, 21 anni, di origini nigeriane.

    Secondo Tous Migrants, questa la ricostruzione dei fatti:

    “Lunedì 7 Maggio, intorno alle 5 del mattino, un gruppo composto da tre persone straniere, tra cui due uomini e una giovane donna, camminava seguendo la nazionale 94 in direzione di Briançon. La giovane donna camminava difficilmente a causa di dolori alle gambe ed era spesso aiutata dai due giovani uomini. Cinque poliziotti nascosti nei cespugli sono usciti in strada gridando ‘Polizia, polizia’. Le 3 persone straniere sono poi scappate e su sono perse, perseguite dalla polizia”.

    “Della giovane donna non si hanno più notizie da quel giorno”, proseguono dall’associazione. “In ogni caso, i 5 poliziotti sono le ultime persone ad aver visto viva la ragazza scomparsa. Mercoledì 9 Maggio, il corpo di una giovane donna è ritrovato una decina di chilometri più a valle”.

    Non si arresta quindi il flusso di stranieri che dall’Italia cercano di raggiungere la Francia attraverso la rischiosissima traversata d’alta montagna sulla strada che da Bardonecchia porta oltre il confine.

    La magistratura per il momento non ha collegato la morte ad alcun episodio particolare. Ma i volontari delle organizzazioni insistono:

    “Il nostro movimento cittadino continua a denunciare, in particolare nei nostri comunicati e allarmi, le pratiche di polizia basate su retate e inseguimenti. Queste pratiche oltraggiose, sconfessate da molti poliziotti e gendarmi, hanno già causato numerosi incidenti talvolta molto gravi”.

    “Non si tratta di una morte casuale, è un omicidio – denunciano i volontari nel loro post – quella donna è morta a causa della montagna o della neve. È morta perché stava scappando dalla polizia che in modo sempre più violento dà la caccia al migrante”.

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