“Vedendo queste circolari mi sono permesso, nel rispetto della prefetta di Firenze e delle sue prerogative, di chiedere una riconsiderazione e un ritiro delle stesse, cosa sulla quale insisto. Si trattano i migranti come fossero bambini e forse un po’ come dei prigionieri, come se avessero una predisposizione alla delinquenza. Ma sono tutelati dai trattati internazionali”.
La denuncia arriva dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che a TPI parla di due circolari emesse dalla prefettura di Firenze e rivolte ai centri di accoglienza dei migranti.
La prima obbliga i richiedenti asilo a rientrare nei centri entro le ore 20, la seconda chiede di controllare la corrispondenza e i pacchi loro destinati per verificare che non contengano oggetti troppo costosi acquistati online.
“La questione dell’orario suona un po’ ridicola”, commenta Rossi. “Quando arriveremo d’estate e cambieremo orario, cosa faremo? Un’altra circolare? Quando si tocca il terreno della restrizione delle libertà, si rischia di esporsi al ridicolo”.
Ma per il presidente la questione diventa ancora più complessa per l’altra circolare, quella sul controllo dei pacchi e della corrispondenza in arrivo per i migranti: “Non ha nessun fondamento: si prevede che si controllino i pacchi per verificare che non contengano materiale che smentisca la presunta condizione di indigenza dei richiedenti asilo. Non mi risulta che nel nostro ordinamento siano presenti ‘leggi santuarie’, quelle che regolavano i consumi e i costumi in epoca romana per impedire che venissero abbattute le barriere fra i diversi gruppi sociali e quindi la contaminazione tra i vari ceti”.
Come valuta tutto questo?
Sembra avere solo uno scopo preventivamente punitivo, se venisse fuori che un richiedente asilo ha fatto un acquisito per il quale non ha più diritto all’accoglienza, allora verrebbe buttato fuori dal centro”.
Assistiamo quotidianamente a piccoli scostamenti che vanno nel senso della discrimnazione, della restrizione delle libertà fondamentali per persone che non hanno commesso nessun reato. L’unico scopo è quello di individuare nell’immigrazione la fonte dei nostri problemi, il capro espiatorio della situazione ed è la cosa che Salvini ha cominciato a fare da un po’ di tempo, e che rende molto.
Anche l’articolo 116 del codice penale tutela la corrispondenza. Non capisco come si possano aprire i pacchi.
Però è il decreto Minniti (numero 142 del 2015) a stabilire che i migranti devono avere un orario prestabilito di rientro.
Le politiche fatte da Minniti hanno aperto la strada alla destra che ha poi percorso queste praterie con cavalli più poderosi della sinistra.
Siamo a livello di mera propaganda. Salvini veva promesso che avrebbe portato fuori dal paese qualcosa come 300mila irregolari, in realtà come è evidente non può farlo, endeve stare attento al fatto che avendo fatto saltare gli accordi di Dublino, rischia di vedersi far rimpatriare una serie di “dublinati” che sono in Germania e in Francia.
E i Cinque Stelle?
Credo ci sia in realtà anche un elettorato Cinque Stelle molto deluso, i pentastellati ormai condividono poteri, interessi e valori con la Lega, bisognava che la sinistra per battersi e giocarsela davvero approvasse lo ius soli e la Bonino per opporsi a questa destra così razzista. Bisognava dare ai comuni la gestione dell immigrazione e invece il governo Renzi l’ha affidata alle prefetture.
Lodi, Riace e ora Firenze: c’è un allineamento alla politica intransigente intrapresa dal nuovo governo?
È evidente che queste circolari fanno parte dello spirito dei tempi, dando vita a episodi come quello di Lodi della mensa o a Pistoia, dove si chiude un centro come quello di Don Biancalani o quando si interviene così pesantemente contro il modello Riace. È così.
Ci facciamo dominare dalla cultura politica della destra, il governo Renzi non ha avuto il coraggio di fare alcune scelte importanti.
Dobbiamo batterci perché si facciano serie politiche di integrazione, perché i lavoratori tenuti in una condizione di irregolarità possano uscire dallo sfruttamento, batterci affinché chi è nato qui possa avere diritto ad essere cittadino italiano.
Qual è il rischio di emettere circolari come queste?
Tanti piccoli scostamenti dalla Costituzione producono un clima avvelenato e pericoloso.
La storia non si ripete, ma esistono analogie e assonanze. Possiamo diventare una democrazia illiberale dove i diritti regrediscono.
Abbiamo sempre visto i diritti avanzare, dobbiamo prendere atto che se non ci mobilitiamo possiamo regredire. A essere messi in discussioni sono diritti fondamentali come la libertà personale.
Questo quadro espone pericolosamente il nostro paese e deve spingere tutti i sinceri democratici dai liberali alla sinistra più estrema a combattere per rovesciare questo governo.
Il popolo italiano ha tanti anticorpi contro l’ipotesi di una democrazia illiberale.