Nella mattinata di lunedì 28 gennaio alla stazione della metro B di Roma una donna è rimasta incastrata alle porte del vagone, mentre il treno ha ripreso la sua corsa trascinandola per 20 metri.
È successo alla fermata Garbatella della linea B, la stessa linea dove a luglio 2017 Natalya Garkovich, bielorussa di 45 anni, rimase impigliata a un vagone in partenza, finendo sbalestrata sul bordo esterno. Quell’incidente alla fermata Termini, il punto nevralgico del trasporto della Capitale, ha causato alla donna dei danni fisici irreparabili.
Anche questa volta la vittima è una donna di 45 anni. Dopo l’incidente la signora è stata portata da un’ambulanza al pronto soccorso di San Giovanni. La donna ha riportato una serie di traumi agli arti inferiori e superiori.
“Non mi sono accorto subito di lei, almeno all’inizio, ma avevo fatto tutti i controlli previsti, prima di partire!, ha raccontato il conducente del mezzo. “Non so neanche se stesse per entrare o se fosse appena uscita, è stato un attimo, nella mia mente è tutto molto confuso”.
La scena è stata ripresa dalle telecamere di sicurezza. Dal filmato la dinamica dell’incidente è chiara: la donna ha tentato di salire sul vagone della metro, a ridosso della chiusura delle porte.
La vittima è rimasta incastrata, trascinata per 20 metri, e sballottata sulla banchina.
“Ho visto che una donna era rimasta fuori, incastrata solo dopo essere partito. Ho frenato dopo che due carrozze erano entrate in galleria, appena mi sono reso conto”, ha detto il macchinista.
L’Atac ha avviato un’indagine interna per chiarire la dinamica di una vicenda che si è gia ripetuta in meno di due anni.