Ci sarebbe il tentato suicidio di una giovane all’origine dell’incidente avvenuto nel primo mattino di giovedì 15 novembre 2018 lungo la linea rossa della metro di Milano.
L’incidente si è verificato intorno alle 8 nei pressi della fermata Uruguay: il treno ha improvvisamente avuto una brusca frenata e 13 persone sono rimaste ferite. Un secondo incidente si è verificato con modalità analoghe intorno alle 14.30: un treno della linea rossa ha frenato bruscamente tra le stazioni di San Babila e Palestro: in questo caso due persone sono rimaste contuse.
Le cause del primo incidente risalgono a un probabile tentato suicidio avvenuto diversi minuti in un’altra stazione della metro, a Loreto, dove una ragazza si è introdotta a piedi al buio nella galleria della metropolitana milanese, probabilmente con intenti suicidi.
Il momento in cui la giovane si addentra nella galleria è stato filmato dalle telecamere di videosorveglianza. Il gesto della ragazza ha fatto scattare il sistema d’allarme.
Le procedure di sicurezza, rilevando una presenza non autorizzata, hanno imposto di togliere la tensione elettrica su tutta la linea rossa della metropolitana milanese, per una ventina di minuti, finché la giovane non è stata individuata dagli uomini della sicurezza Atm e portata in salvo.
Una volta ripresa la circolazione, il sistema di sicurezza di un treno proveniente da Bonola ha rilevato un’anomalia dovuta al calo di tensione che ha mandato il treno stesso in frenata d’emergenza.
Un automatismo che, però, è stato piuttosto brusco, e ha provocato la caduta di alcuni passeggeri: 13 di questi sono risultati lievemente contusi, ma sono stati portati comunque in ospedale per precauzione (tra questi anche 2 bambini), solo uno invece è stato valutato in codice giallo, per una probabile frattura alla gamba. Quasi tutti lamentano lievi dolori, chi al capo, chi al torace, chi agli arti.
In seguito all’incidente la linea rossa ha subito notevoli rallentamenti. Nel tratto bloccato, compreso tra la fermata di Qt8 e San Leonardo, sono stati allestiti autobus sostituivi.
“Tutti coloro che erano sul treno teatro della vicenda e che hanno subito danni anche di piccola entità, come lividi, graffi o contusioni, possono agire per ottenere il giusto risarcimento”, ha sottolineato il Codacons in una nota. “invitiamo Atm ad aprire un tavolo con le associazioni dei consumatori per giungere ad indennizzi automatici in favore dei passeggeri coinvolti, e a riconoscere una estensione gratuita della durata degli abbonamenti come forma di risarcimento della collettività per i ritardi sull’intera linea seguiti all’incidente odierno”.
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