“È paradossale che in un momento storico in cui c’è un provato aumento del consumo di droghe anche tra i giovanissimi, con un ritorno dell’eroina e l’avvento delle nuove sostanze come il Fentanyl, la ASL invece di incentivare e premiare l’operatività di Villa Maraini, ne ostacoli l’azione, imponendo una riduzione di somministrazioni di metadone, farmaco necessario a stabilizzare il paziente eroinomane”, così parla Massimo Barra fondatore di Villa Maraini, che esplicita le sue preoccupazioni sulle ultime disposizione della ASL Roma 3 pervenute all’indirizzo della famosa fondazione per l’assistenza dei tossicomani.
Come raccontano da Villa Maraini: “Ci è arrivata una richiesta dalla ASL Roma 3 secondo la quale i medici della Fondazione dovrebbero disattendere la legge Nazionale Antidroga D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 e successive modificazioni evitando, per esempio, di somministrare metadone a quanti, magari per la prima volta, decidono di rivolgersi ad un centro antidroga per provare la terapia sostitutiva metadonica, invece di ricorrere all’eroina fornita dallo spacciatore.
“Il medico, secondo quanto scritto dalla ASL, dovrebbe negare la somministrazione al tossicodipendente perché ‘ancora non preso in carico da un SER.D. di zona’”.
“Conseguenza? Il tossicodipendente, vista l’impossibilità di ottenere il farmaco, magari in preda ai dolori dell’astinenza, andrà a cercare la droga dallo spacciatore per sentirsi ‘meglio’, con il rischio di morire di overdose”, spiegano da Villa Maraini.
“Forse non tutti sanno che la legge nazionale 309/90, mai applicata nella Regione Lazio, invece prevede la “libera scelta di ogni singolo utente di decidere dove curarsi” e “che debba trovare il centro antidroga aperto perché il “servizio deve svolgere la sua attività nell’arco completo delle 24 ore” prosegue Massimo Barra.
Villa Maraini è aperta 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno, e cura ogni giorno, solo nel suo ambulatorio medico, circa 300 persone, sopperendo, fino ad ora, alle mancanze dei Ser.D., che non offrono il servizio h24.
“La cosa paradossale è che in Italia chiunque di noi può scegliere dove curarsi, tranne i tossicodipendenti e i malati di mente” prosegue Massimo Barra.
“È assurdo che nonostante in tutto il mondo si vada nella direzione di aumentare l’offerta di servizi di cura per i tossicodipendenti, la ASL ci chieda di disapplicarela legge nazionale e di ridurre le somministrazioni di terapie”.
Dalla fondazione annunciano che venerdì 5 aprile si terrà una manifestazione davanti ai locali della ASL Roma 3 a Casal Bernocchi per rivendicare il diritto dei tossicodipendenti ad essere curati h24: “Sappiamo che si sta riscrivendo un regolamento regionale che potrebbe limitare la nostra azione, Villa Maraini è un’eccellenza italiana che va premiata non vessata e taglieggiata” conclude Massimo Barra.
L’eroina in Italia
I consumatori di eroina in Italia nel 2016 risultano essere 280mila, contro i 595mila utilizzatori di altre sostanze come ecstasy, LSD, anfetamine. Cifre ben distanti dai 6,2 milioni di consumatori di cannabis e il milione di consumatori di cocaina. I consumatori di eroina nel 2015 erano stati stimati in 205mila.
“Dopo gli anni Settanta, sembrava che il fenomeno dell’eroina fosse in via di esaurimento, perché 1/3 delle persone erano morte, 1/3 se la faceva ancora, 1/3 invecchiava. In questo quadro si è inserita la cocaina come fatto nuovo, molti hanno detto che l’eroina era scomparsa, ma l’eroina non è mai scomparsa”.
Massimo Barra è uno dei massimi esperti mondiali sulle tossicodipendenze, fa parte della Standing Commission IFRC, è stato uno dei primi medici a prendersi cura dei tossicomani in Italia. Nel 1976 ha fondato Villa Maraini a Roma, Fondazione per l’assistenza dei tossicomani che ha diretto per più di 30 anni.
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