“Ero ai Murazzi e stavo guardando due agenti che perquisivano tre ragazzi. I poliziotti mi hanno chiesto i documenti e hanno chiamato rinforzi. A un certo punto sono stata circondata da circa otto agenti, uno dei quali mi ha detto che quella notta non sarei tornata a casa e l’avrei passata nel carcere Le Vallette di Torino. Un altro mi ha preso per i polsi e mi ha messo in macchina”.
Tramite un video caricato su Youtube e pubblicato sulla pagina Facebook del Centro Sociale Askatasuna di Torino, che sostiene il Movimento No Tav, una ragazza di 19 anni di nome Maya ha denunciato le violenze che sostiene di aver subito nella caserma di polizia di via Veglia a Torino la notte di giovedì 8 giugno.
Maya, che ha partecipato ai picchetti di protesta nelle manifestazioni a Torino e in Val di Susa, sostiene di essere stata spintonata vicino a una sedia mentre gli agenti le intimavano di stare in silenzio. Secondo la sua ricostruzione, un poliziotto le avrebbe poi tirato un pugno sul volto minacciandola nuovamente di stare zitta.
Nel video la 19enne racconta che le è stata fatta una perquisizione totale e che è stata chiusa in cella per tre ore.
“Ho ricevuto insulti e minacce per tutto il tempo che sono stata lì dentro”, prosegue la ragazza che ha intenzione di denunciare l’accaduto sia pubblicamente che legalmente.
Maya è stata rilasciata intorno alle 4 del mattino con una denuncia per violenza, oltraggio, resistenza e porto di oggetti atti a offendere per alcuni chiodi che aveva nel marsupio.
TPI ha contattato la Questura di Torino. L’ufficio stampa ha fatto sapere che al momento Maya è accusa di violenza, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e porto d’armi. Al momento non risultano denunce ufficiali effettuate dalla ragazza. Si attendono eventuali sviluppi per le dovute verifiche.
La versione di Maya sui fatti avvenuti nella caserma potrebbe essere verificata attraverso le registrazioni degli impianti di videosorveglianza installati nella struttura.
Riportiamo di seguito il video pubblicato per concessione del centro sociale Askatasuna: