Domani è il giorno fatidico per gli studenti del quinto anno delle scuole superiori italiane, perché iniziano gli esami di maturità 2018.
Ma come prepararsi alla maturità? In questo articolo abbiamo raccolto i suggerimenti per organizzare al meglio lo studio.
Si parte mercoledì 20 giugno 2018 alle 8,30 con la prima prova, vale a dire il tema di italiano, poi si passa alla seconda prova il giorno successivo e la terza prova, che varia di classe in classe, si tiene lunedì 25 giugno.
A proposito della prima prova di domani, ecco quali sono i temi caldi e gli anniversari del 2018 che potrebbero rientrare nelle tracce scelte dal ministero. Le Tototracce della maturità 2018: da Aldo Moro alla legge Basaglia, passando per il ’68.
La quarta prova, che riguarda solo i licei e gli istituti tecnici sperimentali, si tiene invece giovedì 28 giugno.
Sono oltre mezzo milione gli studenti che in queste ore sono in preda all’ansia e all’agitazione per gli esami di maturità, ma per fronteggiare questa trepidazione abbiamo raccolto una serie di consigli utili per prepararsi al meglio in vista di queste prime prove e dell’esame orale.
Come ripassare per la maturità? Come organizzare lo studio? Come studiare tutto il programma? E ancora, quali sono le domande frequenti all’orale? Di seguito i consigli migliori per lo studio e la preparazione dell’esame di maturità 2018.
Per affrontare al meglio tutte le prove della maturità, hai bisogno di una tecnica e un’organizzazione precisa per arrivare pronto il giorno degli esami e del colloquio orale.
Crea una tabella di marcia
È fondamentale innanzitutto organizzarsi, quindi il primo consiglio è senz’altro quello di creare una tabella di marcia e un calendario che ci costringe a rispettare i tempi e le scadenze prefissate a monte.
Nella creazione del tuo calendario personale per organizzare lo studio, lascia spazio anche alle ore da dedicare allo svago, al riposo e al relax. Anche se preparati mentalmente al fatto che dovranno essere drasticamente ridotte rispetto agli standard di tutti i giorni.
Quindi pronti a passare dei giorni di studio intenso e di fuoco? La sveglia è importante impostarla presto per mettersi sui libri già dal mattino, alle 8 è un orario onesto, programmare lo studio mattutino dalle 9 alle 13, pausa pranzo, un’oretta piena di pisolino dalle 14 alle 15 e ricominciare fino almeno alle 20, cena e poi riposo, semmai lettura, ovviamente a letto presto.
Meglio studiare da soli o in gruppo? Non esiste una risposta assoluta a questa domanda, è un metodo di studio soggettivo. Serve quando bisogna ripetere a voce alta, avere qualcuno con cui confrontarsi e a cui poter ripetere i capitoli può essere di grande aiuto perché la persona che ci ascolta potrebbe farci da “vigile”. Inoltre quando ci si sente stanchi in gruppo si può “ripassare passivamente”, ascoltando quindi gli altri.
Tieni il telefono lontano
Il nemico principale degli studenti di oggi è sicuramente lo smartphone: le notifiche, i messaggi, la suoneria e lo schermo che si illumina sono fonte di grande distrazione.
Per questo sarebbe meglio lasciare il proprio smartphone in un’altra stanza – o spegnerlo direttamente – durante il ripasso.
Fai una lista di priorità
Stilare delle liste può aiutare gli studenti a visualizzare il proprio lavoro in maniera schematica, e organizzare la fasi del ripasso.
Per tutti coloro che non amano le liste, esistono tanti altri modi per avere una visione chiara dei compiti da svolgere prima dell’esame: diagrammi colorati, post-it da attaccare sul calendario, o agende.
Trova il luogo giusto per ripassare
Ognuno ha le proprie preferenze: c’è chi preferisce studiare nell’intimità di casa propria, e chi invece non riesce a concentrarsi rimanendo in casa e preferisce andare a ripassare in una biblioteca pubblica.
È molto importante scegliere il luogo giusto in cui ripassare, e deve essere un posto che favorisca la concentrazione e allontani le distrazioni.
Comunque, che sia la scrivania della propria camera da letto, la sala da pranzo, la cucina, una biblioteca o un parco pubblico, una cosa è certa: il posto meno consigliato è il letto, perché appisolarsi sarebbe un rischio troppo alto.
Metti insieme i diversi metodi di ripasso
Appunti, riassunti, schemi, evidenziatori di colori diversi. Esistono moltissimi metodi di ripasso, e ognuno ha il suo preferito.
A volte, però, uscire dai propri schemi e adottare un metodo alternativo può aiutare a prepararsi al meglio, e ad evitare la noia di ripetere sempre le stesse cose.
Mangia sano
Siamo quello che mangiamo, per questo motivo durante la preparazione degli esami è bene mangiare cibi che favoriscano la concentrazione e siano come “carburanti” per la mente.
E nonostante sia una forte tentazione abbandonarsi alla golosità per reprimere l’ansia, è meglio resistere a cioccolata, biscotti, e dolci in generale.
Dormi abbastanza
Così come mangiare sano, dormire un numero sufficiente di ore permette al corpo di rigenerarsi ed essere più efficiente.
Anche se spesso può sembrare che il tempo speso per riposare sia sprecato, in realtà è estremamente necessario per potenziare le prestazioni dello studio.
Ridimensionare le proprie aspettative
È giusto volere sempre il meglio da se stessi, e aspirare a prendere un voto alto,ma è importante ricordare che se le cose non vanno come previste, non è la fine del mondo. L’aspettativa incrementa l’ansia negli studenti.
Evitare di diventare schiavi del ripasso
Legarsi alla scrivania e non uscire di casa per settimane non è una garanzia per un buon risultato .
Più importante della quantità di tempo che si dedica allo studio, è la qualità di esso: una buona concentrazione aiuta a memorizzare le nozioni impiegando la metà del tempo che si utilizzerebbe avendo la mente affaticata e confusa.
Come preparasi all’esame orale
Dopo la terza prova concediti un pomeriggio di riposo, in questi giorni devi concentrarti sulla tesina e sul discorso per l’esposizione, ipotizzando anche le possibili domande.
Cronometra il tempo dell’esposizione della tua tesina e ricordati che la prova orale può farti guadagnare molti punti, quindi tieni duro e preparati al meglio, ricordati di guardare tutti i componenti della commissione negli occhi quando parli e non sottovalutare il colloquio.
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