“Ma non era la manifestazione per “salvare l’ambiente?”. Cori “Odio la Lega”, “Bella Ciao” cantata in faccia ai poliziotti, insulti e minacce al sottoscritto…A me sembrano sempre i soliti, sbaglio?”. Sono queste le uniche parole che Matteo Salvini ha speso sulla grandissima manifestazione per il clima che si è tenuta venerdì 15 marzo in oltre 2.000 città del mondo.
Come succede sempre in questi casi, sotto il suo post sono fioccati commenti pesanti di insulti agli studenti che hanno partecipato alla manifestazione.
Idioti, stronzi, drogati, figli di papà, deficienti senza ideali, sono solo alcune degli insulti sotto il post del ministro dell’Interno. E c’è chi si spinge oltre, avanzando una proposta: “Ma perché non date ordine di prendere a randellate in faccia quei quattro somari?”.
C’è chi ha auspicato un ritorno agli anni ’40, quando le manifestazioni del pensiero non erano libere, e chi ha sperato in reazioni violente contro gli studenti da parte dei poliziotti. Non sono poi mancati i commenti dai toni paternalistici, che hanno denigrato e tacciato di inutilità la manifestazione, fatta dai soliti “figli di papà con lo spinello, che non sanno nemmeno perché manifestano”.
Non è la prima volta che il ministro dell’Interno, una delle più importanti cariche istituzionali dello Stato, pubblica foto e video di minorenni o giovanissimi sulla sua pagina Facebook, dandoli in pasto ai suoi ammiratori.
Prima di lui un altro leghista aveva deriso la manifestazione, Claudio Borghi, che aveva detto: “Vedo mio figlio uscire con la cartella e gli faccio: ‘Oggi non vai a fare la manifestazione?’. Lui mi guarda da sopra gli occhiali con mezzo sorriso: ‘E certo… andiamo in piazza così scende la temperatura. Ma ti rendi conto? No, grazie. Vado a scuola’. Idolo”.
L’Italia è stato il paese in cui si è registrato il maggior numero di raduni per il clima, in oltre 200 città. Milano ha raccolto oltre 100mila manifestanti, in una marcia gioiosa e colorata.
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