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Il sindaco Clemente Mastella chiude il ponte Morandi di Benevento

Credit: Afp

Il primo cittadino ha emesso un'ordinanza che stabilisce il fermo del viadotto, progetto dall'ingegnere Riccardo Morandi e aperto negli anni Cinquanta, al traffico leggero e pesante

Di Marta Facchini
Pubblicato il 18 Ago. 2018 alle 08:21 Aggiornato il 18 Ago. 2018 alle 09:51

Il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha emesso un’ordinanza con la quale stabilisce la chiusura a tutti i veicoli del ponte San Nicola, ponte progettato dall’ingegnere Riccardo Morandi e aperto nel 1955. La necessità della chiusura è confermata da una relazione del capo ufficio tecnico Maurizio Perlingeri, che ha sottolineato la necessità di interdire la struttura al traffico leggero e pesante.

Il primo cittadino ha sentito anche i pareri del comandante della polizia municipale, del rettore dell’Università del Sannio Filippo Rossi, del professore Edoardo Cosenza docente alla Federico II, per insediare una commissione tecnica che sia in grado di valutare eventuali rischi per la sicurezza di chi attraversa quell’opera.

Il primo cittadino spiega che la chiusura del ponte San Nicola, già interdetto tre anni fa in seguito all’alluvione del 2015, avviene “in attesa che la commissione di esperti delle Università di Benevento e Napoli e l’Anas, che collaborerà con i suoi tecnici per un’intesa con il presidente Armani, ci darà il responso definitivo”. Il ponte era stato sottoposto a lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza durati un anno circa ma i problemi di staticità si sono ora riproposti.

“La sicurezza dei cittadini, di Benevento e non, è per me e la mia amministrazione un bene primario e intangibile con qualsiasi altra ragione”, ha scritto il sindaco.

Il ponte San Nicola, costruito nel 1955, è uno dei ponti progettati dall’ingegnere Riccardo Morandi. Lunga poco meno di 250 metri, la struttura è utilizzata per spostarsi dalla zona alta della città fino alla contrada Capodimonte, zona del cimitero e del carcere.

Già nell’ottobre di tre anni fa – a causa dei danni provocati dall’alluvione del 2015, che aveva diviso la città in due e lasciato interi quartieri isolati – il transito sul ponte era stato interdetto e poi limitato solo a veicoli leggeri.

Le contrade di Capodimonte e Ponticelli non sono più isolate da gennaio 2016 ma riportavano pesanti limitazioni sulla velocità massima, che era consentita fino a 20 chilometri orari.

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