L’ex ministro Mario Landolfi ha dato uno schiaffo al giornalista Danilo Lupo, del programma di La7 Non è l’Arena, per una domanda sui vitalizi.
Incalzato dalle domande del giornalista, l’ex ministro Landolfi (Popolo della Libertà) ha schiaffeggiato l’inviato. L’episodio ha avuto luogo nei pressi di Montecitorio.
Il video dell’aggressione sarà trasmesso durante la puntata di Non è l’Arena di domenica 22 aprile alle 20:30.
“Sono estremamente rammaricato che un ex ministro nonché giornalista reagisca in modo sconsiderato”, ha commentato Massimo Giletti, conduttore di Non è l’Arena. “Le immagini riprese non hanno bisogno di nessun commento e ci raccontano di come, purtroppo, il tema dei vitalizi per gli ex parlamentari continui ad essere un nervo scoperto. Posso comprendere una reazione dialettica forte, ma non la violenza”.
La risposta di Mario Landolfi arriva dalle pagine del Secolo d’Italia.
“Sto scrivendo una lettera di scuse a Massimo Giletti. È fuori discussione che ho commesso un’azione sbagliata, ma vorrei che venisse messo in rete il video integrale per far comprendere che sono stato sottoposto a una provocazione” si giustifica l’ex ministro.
“Il giornalista mi ha rincorso per strada e mi ha fatto domande sul tema dei vitalizi, io per un po’ ho risposto nel merito, poi l’ho invitato a salire in ufficio per poter approfondire meglio con lui la questione e avevamo già fissato anche un orario. Lui ha insistito: ‘Perché non le piace parlare per strada?’. Io ho replicato che no, non mi piace parlare per strada e inoltre avevo da fare”, spiega Landolfi.
“Niente, lui continuava a insistere, anche se io l’ho pregato di lasciarmi passare. Dopo ho perso la pazienza e me ne scuso, ma appunto vorrei che si vedesse l’intera scena, andata avanti per cinque minuti, e non solo il momento dello schiaffo”.
Dopo essersi scusato per lo schiaffo all’inviato di La7, nella sua lettera a Massimo Giletti Landolfi scrive: “Chi mi conosce sa che siffatti atteggiamenti non appartengono al mio stile né al mio temperamento. Non mi sfugge, tuttavia, che questo non sposta di un solo millimetro i termini della questione e se quel mio evidente fallo di reazione nei confronti del collega ha prodotto conseguenze, sono pronto a risarcirle. In ogni caso, al fine di assecondare quei principi di correttezza, completezza ed obiettività posti a base del sano giornalismo e di inquadrare il contesto nel quale è maturato il mio gesto inconsulto, gradirei che la vicenda venisse rappresentata attraverso la divulgazione integrale del filmato”.
Duro il commento della Federazione nazionale della Stampa italiana e Associazione della stampa della regione Puglia.
“Fatti gravi come quelli accaduti nei pressi di via Della Scrofa a Roma non devono più ripetersi, a maggior ragione se a rendersi protagonisti di atti così violenti sono colleghi iscritti all’Ordine dei giornalisti”.
“Fare il proprio lavoro, rivolgere domande, ormai è diventato un mestiere a rischio”, continuano le associazioni. “È comunque auspicabile che l’onorevole Landolfi trovi il modo per riparare all’accaduto e porgere almeno le scuse al collega Lupo”.