MARIA GIOVANNA MAGLIE GRETA THUNBERG – Dopo Rita Pavone, un altro nome in Italia si aggiunge alla già lunga lista di persone che hanno insultato Greta Thunberg, la sedicenne svedese diventata il simbolo della protesta ambientalista degli studenti di tutto il mondo, confluita poi nel Friday for Future.
Stiamo parlando della scrittrice e opinionista Maria Giovanna Maglie, una persona che già nei mesi scorsi si è fatta notare per le sue affermazioni politicamente scorrette e che per questo è stata più volte coinvolta in aspre polemiche.
Intervenuta nella trasmissione di Radio 1 Un giorno da pecora, all’opinionista è stato chiesto un commento sulla ragazzina, affetta dalla sindrome di Asperger, che in questi giorni ha diviso la critica.
“Adesso non si può dire niente di male di Greta – ha esordito Maria Giovanna Maglie – perché mi hanno detto che ha la sindrome di… come si dice? Di Asperger. Cioè che è malata di autismo. E allora il politically correct e anche il buon senso mi vietano di dire quello che avrei detto se fosse stata sana. Cioè che l’avrei messa sotto con la macchina. Ma non si può dire!”.
L’affermazione della scrittrice ha lasciato di stucco i conduttori, che hanno cercato di farla ragionare: “Non si può dire perché stiamo parlando di un essere umano”, le hanno fatto notare. Ma lei ha continuato minimizzando: “Ma sapete quanti altri esseri umani vorrei mettere sotto la macchina? Una pestatina di piedi dai…”
L’audio della trasmissione Un Giorno da Pecora in cui Maria Giovanna Maglie parla di Greta Thunberg
Già nelle scorse settimane Maria Giovanna Maglie era stata coinvolta in alcune polemiche. Dapprima quando la Rai aveva pensato di affidarle la storica striscia informativa quotidiana dopo il Tg1 che era stata di Enzo Biagi. In quel caso, il sindacato interno dei giornalisti Rai aveva protestato perché la donna, esterna all’azienda, non è iscritta all’Ordine dei giornalisti da tre anni.
Poi, subito dopo la vittoria di Mahmood a Sanremo 2019, un controverso tweet della Maglie aveva fatto molto discutere: “Il vincitore di Sanremo è Maometto – aveva scritto – il meticciato è assicurato, la canzone importa poco”. Adesso, invece, l’uscita decisamente fuori luogo su Greta Thunberg.