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L’importanza dell’Impero Romano raccontata per mappe

Quello romano è stato uno dei più vasti e influenti imperi di sempre: alcune mappe raccontano questo ruolo fondamentale nella storia

Di TPI
Pubblicato il 1 Dic. 2016 alle 14:43

L’Impero Romano è stato uno degli imperi più vasti ed influenti di sempre, e la sua nascita ha contribuito senza dubbio alla formazione dell’attuale identità europea e occidentale. Ma come è nato, come si è espanso e come, alla fine, è caduto? Al di là dei libri di storia, abbiamo cercato di raccontarlo attraverso alcune mappe.

L’ESPANSIONE DELL’IMPERO

Per dare intanto un’idea generale di quanto nei secoli l’Impero si sia espanso e abbia conquistato territori sempre più lontani dalla città di Roma, per poi piano piano arretrare, la prima mappa che abbiamo deciso di inserire è una cartina interattiva che mostra l’evoluzione territoriale di Roma e del suo impero dalla fondazione di Roma del 753 avanti Cristo alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente

L’ITALIA QUANDO FU FONDATA ROMA

Quando Roma venne fondata, l’Italia era abitata da numerose popolazioni, i cui territori sono stati gradualmente conquistati da Roma. Questa mappa racconta com’era l’Italia quando la nuova città venne fondata, quali erano i popoli che la abitavano e dove essi erano stanziati.

LE GUERRE PUNICHE

A partire dal 264 avanti Cristo, Roma – all’epoca una Repubblica – fu impegnata nella sua prima guerra di carattere continentale, quella contro i Cartaginesi. Le Guerre puniche, come sono ricordati oggi i conflitti tra Roma e Cartagine, furono in tutto tre e terminarono con la vittoria decisiva dei romani e la distruzione di Cartagine nel 146 avanti Cristo. Questa mappa illustra la situazione del Mediterraneo nel 218 avanti Cristo, allo scoppio della Seconda g

LA GUERRA GALLICA

Un nuovo grande punto di svolta fu la guerra gallica, la campagna militare con cui Giulio Cesare conquistò la Gallia, annettendola al territorio di Roma. Essa si svolse tra il 58 e il 51 avanti Cristo ed è ricordata – grazie anche al De Bello Gallico, il testo di Cesare in cui racconta lo svolgimento della guerra – come una delle campagne militari più di successo della storia. Fu proprio questo successo a spianare la strada alla presa di potere di Giulio Cesare, approfondita nel punto successivo.

CESARE CONTRO POMPEO: LA GUERRA CIVILE

Di ritorno dalla vittoriosa campagna contro i Galli, a partire dal 49 avanti Cristo, Cesare fu impegnato in una guerra civile su vasta scala contro Gneo Pompeo, che si combatté in tutto il bacino del Mediterraneo e terminò con la vittoria di Cesare, che ottenne il titolo di dictator, ponendo così di fatto fine alla repubblica. Nel 44 avanti Cristo, Cesare venne ucciso, e una nuova guerra civile tra Ottaviano e Marco Antonio si concluse con la vittoria del primo che dette così vita all’Impero Romano, divenendo il primo imperatore con il nome di Augusto.

LE PROVINCIE DELL’IMPERO

Divenuto imperatore, Augusto organizzò l’Impero in provincie. Negli anni successivi al periodo augusteo, l’impero toccò la sua massima espansione nel 117 sotto Traiano. Questa mappa mostra al tempo stesso la divisione in provincie e la massima estensione dell’Impero Romano.

LA CRISI DEL III SECOLO

Il III secolo dopo Cristo fu un periodo di profonda crisi per l’Impero Romano. Una delle ragioni fu la totale instabilità della guida dell’impero: molti imperatori, infatti, vennero uccisi o morirono in circostanze misteriose. Una mappa illustra dove e come sono morti numerosi imperatori di questo periodo.

LA DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO

Fin dal i secolo dopo Cristo, il Cristianesimo si diffuse all’interno dell’Impero Romano. Tra momenti di tranquillità e libertà religiosa e momenti in cui furono vittime di sanguinose persecuzioni, i cristiani crebbero di numero notevolmente. L’Impero Romano generalmente si poneva in maniera tollerante verso le religioni dell’epoca, a patto che essi riconoscessero la natura divina dell’Imperatore, cosa che non avveniva da parte delle religioni monoteiste. Verso gli ebrei vi era una certa tolleranza dal momento che non facevano proselitismo, ciò che numerosi imperatori non accettavano dei cristiani era il non riconoscere la natura divina dell’imperatore e il praticare una forte opera di proselitismo.

Nel 313, l’imperatore Costantino promulgò l’editto di Milano, con cui riconobbe definitivamente la libertà di culto ai cristiani.

LA DIVISIONE DELL’IMPERO

Dopo la morte di Costantino nel 337, l’Impero Romano si divise definitivamente tra Impero d’Occidente e Impero d’Oriente, una divisione che nel tempo arrivò a sancire una vera e propria differenziazione in due stati diversi.

LE INVASIONI BARBARICHE

Una delle principali piaghe che colpì l’Impero Romano soprattutto a partire dal IV secolo furono le invasioni dei popoli barbarici provenienti dall’Europa settentrionale e orientale. Questa mappa mostra quali furono i popoli barbarici che crearono maggiori problemi a Roma, a tal punto da causare nel 476 la caduta dell’Impero Romano d’Occidente.

DOPO LA CADUTA

Nel 476 l’Impero Romano d’Occidente cadde a causa dell’invasione degli Eruli guidati dal Re Odoacre. Nel VI secolo il panorama dell’Europa Occidentale si presentava radicalmente diverso dai secoli precedenti: i barbari che avevano messo l’Impero in ginocchio con le loro invasioni, avevano costituito una serie di regni autonomi. Gli ostrogoti si stanziarono in Italia, i visigoti in Spagna, i franchi e i burgundi in Francia.

L’EREDITA’ LINGUISTICA DELL’IMPERO

Tra le numerose eredità culturali lasciate dall’Impero Romano c’è sicuramente quella linguistica. Oggi in Europa si parlano lingue neolatine in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Svizzera e Romania. la Città del Vaticano usa ancora il Latino come lingua per le funzioni religiose e i documenti ufficiali.

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