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Resta seduto per il minuto di silenzio per la Shoah, consigliere della Lega espluso (dal presidente della Lega)

La decisione è stata presa dal Presidente del consiglio comunale di Pisa che ha deciso di cacciare Laurora

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 30 Gen. 2019 alle 09:20

Dopo tutte le atrocità commesse durante il regime nazista c’è ancora chi si rifiuta di commemorare le vittime dell’Olocausto. Il 27 gennaio è stata la Giornata della Memoria, istituita dalle Nazioni Unite per ricordare tra i più grandi omicidi di massa della storia, il giorno della ricorrenza nelle sedi istituzionali si rispetta il minuto di silenzio.

Il consigliere comunale di Pisa Manuel Laurora non l’ha fatto. Durante la seduta del consiglio infatti il leader del movimento locale “No moschea” (eletto nelle liste della Lega, ma non iscritto al partito) è rimasto seduto per tutto il minuto di silenzio osservato dal resto dell’assemblea.

Il consigliere Laurora è stato espulso dall’Aula “per comportamento altamente lesivo delle istituzioni”. La decisione è stata presa dal Presidente del consiglio comunale di Pisa che ha deciso di cacciarlo. “Ho avuto uno zio deportato”, ha sottolineato il presidente leghista.

Il gesto di Manuel Laurora ha provocato una profonda indignazione nella Sala delle Baleari, le opposizioni in segno di protesta hanno abbandonato l’aula e la seduta è stata sospesa.

Oltre all’immediata censura delle opposizioni, è arrivata anche la condanna del sindaco leghista di Pisa Michele Conti. Il primo cittadino ha definito “grave” il comportamento del suo consigliere comunale. Ma non solo. Secondo quanto riporta Il Tirreno online, il sindaco Conti scriverà ai vertici della Lega per capire come procedere, anche se Laurora non è iscritto al partito.

Le scuse del consigliere comunale Manuel Laurora

“Volevo sinceramente scusarmi per il mio atteggiamento. Anche per me la Shoah è una pagina terribile della storia dell’umanità che non deve ripetersi mai più. Mai avrei voluto che il mio atteggiamento suscitasse interpretazioni diverse dal mio pensiero che è quello di tutti voi”, ha detto in sua difesa Laurora.

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