Nessun genitore vorrebbe mai vedere i propri figli a contatto con qualunque tipo di droga. Non è questo il caso di una madre di Arezzo che invece ha iniziato la sua figlia adolescente alla droga.
La storia di abusi della ragazza, 14 anni, è stata denunciata dopo il suo ricovero in ospedale, a luglio 2018.
Nella cornice di un piccolo paesino, c’è una mamma di 45 anni che picchia e maltratta costantemente la figlia. Un abuso che sfocia anche in alcool e cocaina, iniziato qualche mese prima che la ragazza finisse poi in ospedale: è in seguito a questa triste piega degli eventi che l’adolescente ha deciso di confessare tutto alle autorità. Da quel momento, partono le indagini svolte dai carabinieri e dalla pm Chiara Pistolesi.
Il processo alla madre inizierà il 2 aprile 2019. Nel frattempo, la ragazza le è stata tolta dal Tribunale dei minori ed è stata affidata ai servizi sociali perché la ricoverassero in una comunità protetta.
Tra le due non c’è mai stata una grande intesa, il loro rapporto ha iniziato a incrinarsi già dai primi tempi dell’adolescenza. Che i genitori avessero difficoltà a comprendere i figli adolescenti è una storia vecchia come il mondo, ma che una madre poi obblighi il sangue del suo sangue a fare uso di alcool e droghe è tutta un’altra storia.
Perché una madre dovrebbe voler questo per la propria figlia? Il motivo, come riporta il quotidiano toscano La Nazione, lo sa soltanto la donna 45enne, oggi rinviata a giudizio per maltrattamenti e spaccio, con l’aggravante che il tutto è avvenuto in danno di una minore.
Per fortuna il padre della ragazza, un piccolo imprenditore di zona, sta seguendo il percorso della figlia nella comunità e si è costituito parte civile.
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